I generi musicali sono tanti e vari e spesso scegliamo una canzone anche in base all’umore del momento. Tutti, però, abbiamo un genere preferito e spesso resta tale per tutta la vita.
Ma perché sentiamo più affinità con un tipo di musica e non riusciamo a reggerne un altro?
Il professor Adrian North, docente in una università scozzese, cerca di dare una spiegazione, affermando che i gusti musicali definiscono la nostra identità perché appartengono ad un mondo più vasto, fatto anche di abbigliamento, moda, modo di porsi, linguaggio e perfino locali da frequentare.
Lo studio si è svolto interrogando 36.518 persone di ogni età su 104 generi musicali diversi; i volontari hanno anche riempito una sorta di test della personalità.
I risultati possono far discutere ma sembrano incontrovertibili.
lo studio infatti rivela che gli appassionati di rock in genere sono fantasiosi e gentili; i rappers risultano essere molto estroversi e sicuri di sè; chi ama il jazz e la musica classica è creativo e con una
forte autostima anche se chi ascolta il jazz è più espansivo e socievole; chi adora il pop è un lavoratore instancabile anche se poco creativo, chi adora le ballate country risulta essere solitario e studioso
mentre gli alternativi dell’indie sono poco gentili, inclini a lavori poco faticosi, irascibili e con l’autostima pari a zero.
Uno studio inglese, invece, condotto dall’Università di Cambridge, si spinge oltre e afferma addirittura che chi ascolta rock ha un quoziente intellettivo più alto rispetto agli appassionati di altri generi. In questo casi i volontari erano studenti riuniti in un’associazione che ha tra i suoi iscritti le giovani menti più brillanti del Regno Unito, di età compresa tra gli 11 e i 19 anni. Solo il 14% di queste “menti eccelse” ascolta pop, la maggioranza non rinuncia al rock duro.
Gli studiosi spiegano questa inclinazione proprio partendo dall’intelligenza spiccata dei ragazzi; chi è più dotato intellettualmente spesso si sente un pesce fuor d’acqua e quindi un genere musicale di nicchia, spesso voce di proteste e provocazioni, con una base rumorosa e distorta, veicola in qualche modo il malessere psicologico per l’alienazione sociale che si trovano a vivere.
L’heavy metal usato come forma di sfogo e protesta contro la società che ghettizza il “diverso”, dunque, mentre il pop è preferito da chi non sente il mondo circostante come un mostro pronto a divorarti.
Per sapere se questi studi sono attendibili, non ci resta che controllare il nostro lettore mp3 e scoprire qualcosa in più sulla nostra personalità!
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