Annamaria Tribuna è la pilota che ha schivato i proiettili dei talebani. Sangue freddo, concentrazione sono caratteristiche che le appartengono. Terrificante però è l’atmosfera di panico che ha lasciato tutti senza fiato. Ecco cosa succede a Kabul da quasi un mese. Tutto è cambiato da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale dell’Afghanistan.
Spari al momento del decollo di un C-130J dell’Aeronautica militare italiana dallo scalo di Kabul con a bordo altri evacuati afghani. Lo riporta l’AGI. Il fuoco è stato aperto quando il velivolo aveva già staccato le ruote dalla pista dell’Hamid Karzai Airport. I motori alla massima potenza per consentirne il decollo.
Il pilota è un ufficiale donna dell’Aeronautica italiana. Annamaria Tribuna ha effettuato una manovra di emergenza che ha messo in sicurezza il C130J in volo. Lo ha allontanato dalla traiettoria dei proiettili. E’ probabile che fossero di mitragliatrice pesante posizionata all’esterno dello scalo aereo o su un’altura vicina.
Fonti dell’intelligence riportano che gli spari potrebbero essere stati sparati per disperdere la folla e che stava pressando verso il gate dell’aeroporto. A bordo del C-130 erano presenti giornalisti e 98 civili.
Annamaria Tribuna è un maggiore dell’Aeronautica Militare. È pilota, abilitata per gli aerei da trasporto. Il maggiore Tribuna ha svariate missioni sul territorio per trasportare feriti gravi da una zona all’altra del Paese e i bambini sono i destinatari più importanti.
L’ufficiale è palermitana e tempo fa ha raccontato all’Ansa.”Vivo con la valigia sempre pronta, anche se la sera quando torno a casa spiego a mio marito che non è la stessa: magari la mattina devo andare in missione in Antartide oppure, come pure non di rado è capitato, devo operare il trasbordo di un paziente in fin di vita. Portare a termine operazioni che devono necessariamente essere perfette ha anche piccoli insospettabili costi personali, come banalmente quello della valigia da rifare ogni sera. Ma l’orgoglio e la soddisfazione di aver svolto un servizio che è aiuto concreto alla popolazione, ripaga di tutto”.
“Si stima che un milione di bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave. Quest’anno senza cure potrebbero morire. Circa 10 milioni di bambini in Afghanistan hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere”. Lo dice Henrietta Fore, Direttore Generale dell’Unicef e lo riporta l’Adnkronos.
La crisi umanitaria ha coinvolto più fronti: “Si stima che 4,2 milioni di bambini non vadano a scuola e più di 2,2 milioni di ragazze. Da gennaio le Nazioni Unite hanno documentato oltre 2.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini. Prevediamo che i bisogni umanitari di bambini e donne aumenteranno nei prossimi mesi. A causa di una grave siccità e della conseguente scarsità d’acqua, delle devastanti conseguenze socioeconomiche della pandemia di COVID-19. Anche a causa dell’inizio dell’inverno”.
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