Jessica Alves: “Mi faccio impiantare l’utero, voglio diventare mamma”

di Manuela Zanni


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Jessica Alves, al secolo Rodrigo,  38enne celebrità brasiliana, ha desiderio di maternità. Dopo aver  fatto coming out come donna transgender nel 2020, ha svelato in cosa consisterà il  suo ottantesimo intervento chirurgico:  l’impianto di un utero.

Il desiderio di maternità di Jessica Alves

Mi faccio impiantare l’utero, voglio diventare mamma. Così potrò partorire e stringere tra le braccia un figlio mio. So che si tratta di un intervento molto particolare, ma sogno di vivere l’esperienza della maternità. Ho trovato la forza di cambiare sesso e ora voglio avere la mia famiglia, un marito e un figlio. Questo per me sarà l’ottantesimo intervento chirurgico- ha detto Jessica e continua-  Spero che mi nasca una femmina, così la chiamerò Barbara, in onore della d’Urso”.

Le polemiche sulla dichiarazione di Jessica Alves

Come è facilmente intuibile, le parole della transgender, attualmente in Brasile per gli esami preparatori, sono state oggetto di polemiche contro la scelta di Jessica considerata piuttosto discutibile.

Durata e costi  dell’intervento di Jessica Alves

Jessica aspetta solo di sapere quando potrà tornare sotto i ferri. “L’intervento dura cinque ore e costa 50 mila euro. Mi impianteranno l’utero di una donatrice morta” ha aggiunto Jessica.

Jessica ha già scelto il nome della futura bambina

Spero che mi nasca una femmina, così la chiamerò Barbara, in onore della d’Urso” ha concluso Jessica,  rivelando così di avere già scelto il nome eventuale nel caso in cui dovesse diventare madre di una bambina.

 Il rischio dell’intervento di Jessica Alves

Secondo il chirurgo Christopher Inglefield, fondatore della London Transgender Clinic, l’impianto di utero in una donna transgender è meno  t complicato di quanto si possa immaginare.

La dichiarazione del chirurgo di Jessica Alves

Questa scoperta pionieristica è estremamente importante per qualsiasi donna trans che voglia portare in grembo il proprio figlio. Ci sono chiaramente limiti anatomici da superare quando si tratta di donne trans, ma questi sono problemi che credo possano essere superati e ritengo che il trapianto in una trans-donna sia essenzialmente identico a quello di una cis-femmina. Il passo più importante è il prelievo dal donatore poiché è necessaria una grande cura per evitare danni alle arterie e alle vene che alimentano l’utero” ha raccontato  il  chirurgo  al britannico The Mirror.

Jessica Alves potrà avere un bambino

“I vasi sono collegati all’arteria pelvica e alle vene che sono le stesse sia nei maschi che nelle femmine. Le donne trans hanno un bacino molto più stretto rispetto alle donne cis della stessa altezza, ma c’è comunque spazio per accogliere un bambino” ha concluso il chirurgo.

 

L’ottantesimo intervento per Jessica Alves

Nel corso della sua vita, Jessica Alves ha subìto circa ottanta interventi chirurgici, prima per imitare gli standard di bellezza di Ken e, una volta riconosciuta come persona trans, per adattarsi alla sua nuova identità.Dopo aver rifatto il seno, i fianchi, i glutei, le labbra, il naso, i capelli e chi più ne ha ne metta ha optato per un qualcosa di invisibile ma per lei molto importante.

L’operazione  di Jessica è illegale in Brasile

Alves assicura di avere già una data per l’operazione e l’idea è quella di diventare la prima donna trans a rimanere incinta e partorire. Inoltre, ha assicurato che in Brasile ci sono già stati diversi di questi interventi chirurgici, ma sono stati eseguiti in segreto, cosa che non è stata confermata da alcuna autorità” si legge sul quotidiano brasiliano  SDP Noticia. 

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