Le leggi del desiderio, il cast del film di Silvio Muccino

di Danila


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Silvio Muccino torna al cinema in veste di interprete, regista e co-sceneggiatore con Le leggi del desiderio, un film che ci racconta come i desideri cambiano il mondo, ma soprattutto le persone. Protagonista di questa storia è un carismatico trainer motivazionale che parla di tecniche “scientifiche” che possono aiutarci a raggiungere tutto ciò che desideriamo: sesso, successo, lusso, potere: insomma, la formula perfetta per la felicità, qualunque sia la cosa che può farci felici.

Secondo il trainer motivazionale Giovanni Canton (interpretato da Silvio Muccino), ogni singolo giorno andrebbe sfruttato per ottenere e conquistare l’oggetto del nostro desiderio e in ciascuna di queste circostanze non facciamo altro che modificare noi stessi, plasmando una nuova realtà o quantomeno provandoci. Considerato dai suoi tanti fan un vero e proprio profeta, ma da altri un ciarlatano, Canton decide di organizzare un concorso per la selezione di tre persone che nel giro di 6 mesi verranno portate da lui al raggiungimento dei loro più sfrenati desideri. Lo scopo? Dimostrare la veridicità delle sue teorie, anche se in realtà l’intenso rapporto che si stabilirà tra il life coach e il terzetto produrrà effetti ed esiti decisamente inaspettati.

A spalleggiare Muccino in questa nuova avventura ci sono Nicole Grimaudo, al suo primo ruolo come protagonista, Maurizio Mattioli, che non ha certo bisogno di presentazioni, e Carla Signoris, e insieme a loro anche Luca Ward, Paola Tiziana Cruciani, Gianni Ferreri e Carlo Valli.

Ognuno di loro interpreta un tipico modello sociale: Silvio Muccino (Giovanni Canton) è il classico 35enne single e soddisfatto, che ha ottenuto esattamente ciò che voleva. Profondo conoscitore della vita, o almeno questo è quel che crede lui, ha una personale visione dei rapporti di coppia: preferisce infatti fare sempre il “terzo incomodo”, ovvero l’amante, vivendo una vita modellata con precisione intorno ai suoi desideri. Nicole Grimaudo (Matilde) interpreta un noto cliché: giovane e affascinante, ma innamorata di un uomo sposato. E poi c’è Maurizio Mattioli/Ernesto: ha superato i sessant’anni e i centoventi chili e adesso si ritrova senza un lavoro e con una moglie malata alla quale non ha neppure detto di essere stato licenziato in tronco dall’azienda per cui ha lavorato tanti anni. Per lui, come per molti italiani nella medesima situazione, trovare un lavoro è una questione di vita o di morte. Alle loro vicissitudini si intreccia un ventaglio di personaggi che in corsa cambieranno le loro vite, i loro progetti ma soprattutto i loro desideri, in una lunga e vana ricerca della felicità che rivoluziona ogni prospettiva di vita.

Le leggi del desiderio, in uscita nelle sale il 26 febbraio, è una commedia romantica leggera e frizzante, frutto di un insieme di storie e avventure che si intrecciano sullo sfondo di una società che vive una crisi materiale e valoriale in cui sopravviviamo spinti, come direbbe Canton, da quel desiderio di felicità che, tra alti e bassi, ci regala sempre un sorriso e un motivo per sdrammatizzare. Un film divertente ma allo stesso tempo profondo, che ci spinge a riflettere sui veri valori della felicità, sugli obiettivi del quotidiano, quelli che a fine giornata ci regalano piccoli ma impagabili successi. La felicità, in breve, è una cosa semplice e spesso si nasconde dietro l’angolo, mentre noi ci affanniamo a cercarla nei luoghi più impensabili

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