Sempre più ragazze vogliono fare l’astronauta

di Alice Marchese


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Diventare astronauta è uno di quei mestieri che ogni giorno sta sempre più prendendo piede in Italia. Ad ispirare tantissime ragazze è Samantha Cristoforetti.

Le ragazze vogliono essere un’astronauta

Avanza la durissima selezione dell’Agenzia spaziale europea che in ottobre ci conferirà le foto dei sei prescelti e quelle di 16 o 20 riserve.

Saranno poi selezionati – prima volta in assoluto – due astronauti disabili: le missioni per loro devono ancora essere immaginate e non è detto che andranno effettivamente nello spazio, ma il segnale lanciato dall’Esa è potente: niente barriere anche in orbita.

Cosa succederà nel 2024

Per quell’atteso “secondo primo passo” sulla Luna garantito a una donna, serviranno almeno altri 3 o 4 anni, quando invece lo sbarco era stato annunciato dalla Nasa per il 2020 e poi traslocato al 2024.

Nessuna sorpresa, in verità, i programmi spaziali richiedono tempi lunghi e stabilità politica. Per le missioni di Artemis, l’ente spaziale americano ha già pronti 18 astronauti, ovvero 9 uomini e 9 donne e quindi lo spazio nello spazio per gli europei non è infinito. Le quota rosa non erano esplicitamente annunciate per quella selezione a Houston, ma di questi anni la Nasa ha pensato bene non solo di fare a metà fra i generi, ma anche di seguire quei criteri inclusiv.

E’ preferibile che nel gruppo ci sia un rappresentante di tutte le principali etnie americane. La questione di genere è tuttavia quella più evidente. Dei 604 fra astronauti, cosmonauti (Russia) e taikonauti (Cina) da Gagarin, 1961, in poi, solo 72 sono donne.

Tantissime domande per diventare astronauta

Nell’ultima selezione, nel 2009, fra i sei prescelti su 8.413 candidati c’era solo una donna, Samantha Cristoforetti.

Proprio in questi giorni l’Esa ha reso noti i risultati della prima scrematura: sono ancora in ballo 1.362 aspiranti oltre a 29 parastronauti (superstiti di 257 candidati, 31 dall’Italia, 7 le donne). Sì, viene il mal di testa a pensare che nemmeno uno su mille ce l’ha fa (a diventare riserva, figuriamoci titolare). Di questi sopravvissuti, le donne rappresentano il 39%.

In questi giorni stanno arrivando le lettere a circa 400 candidati avviati al terzo e penultimo vaglio, quello che comprende anche le visite mediche e attitudinali.

Diario di un’apprendista astronauta

Nella sua imperdibile autobiografia “Diario di un’apprendista astronauta”, la Cristoforetti scrive la parola “fortuna” 85 volte. Il gruppo “impegno”, “determinazione”, “coraggio” e “studio” si ferma invece, complessivamente, a 51. ”

Lo afferma Antonella Costa, pugliese, responsabile delle Risorse umane di Esa. “E’ un processo competitivo. Già rispondere ai criteri iniziali per partecipare è qualcosa di cui andare fieri”.

Ci sono novità in vista. Secondo Il Messaggero, a dirlo è Antonella Costa. «Il bando dell’Esa non richiedeva di indicare nulla in fatto di maternità, ma ugualmente alcune delle candidate hanno fornito dettagli sulla loro famiglia, soprattutto nella lettera di motivazione, e alcune hanno specificato di avere già bambini o di essere in attesa”.

A metà aprile, con la bandiera italiana che il presidente Mattarella ha fatto appena in tempo a donarle, torna in orbita per sei mesi Samantha Cristoforetti. E’ la prima europea ad assumere anche il ruolo di comandante dell’Iss.

“Coraggio ragazze. Mai dirsi di no da sole”

Samantha Cristoforetti è una celebre astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

Saranno passati quasi sette anni dall’ultima missione e da allora molte cose sono cambiate. Nella tecnologia di volo, per esempio. Ma non solo: nel 2017 l’astronauta è diventata mamma di Kelsey Amal.

Commenta così Samantha a Repubblica. “E per questo, devo ammettere che sono meno spensierata, ma ora non è più solo la mia avventura ma un’avventura per tutta la famiglia”. Lo aveva affermato l’anno scorso.

“Speriamo che sia l’occasione giusta. In questo momento sono l’unica e del resto nella mia selezione, nel 2019, le candidate erano davvero una piccola parte, circa il 15%. Ora è diverso. L’importante è non dirsi no da soli. E ahimè spesso succede proprio alle donne, che si dicono: non sono abbastanza brava, non mi prenderanno mai. Ma non è vero. Guardate me”. Aggiunge Cristoforetti facendo coraggio alle giovani aspiranti astronaute.

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