Assegno unico figli da luglio a dicembre 2021: destinatari, requisiti, importi e soglie Isee

di Manuela Zanni


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A quanto si legge in una bozza, ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee. Le famiglie con Isee fino a 7.000 euro avranno 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli. Per chi ha figli disabili sono previsti 50 euro in più. La misura ponte vale sei mesi. Poi dal 2022, con la riforma fiscale, l’assegno unico diventerà strutturale e universale.

 

La misura “ponte” partirà dal 1° luglio di quest’anno ma solo per i disoccupati e per i titolari di partita IVA, ovvero coloro che non hanno accesso agli assegni familiari o Assegno Nucleo Familiare (ANF). Sarà probabilmente un assegno semplificato rispetto a quello che verrà introdotto a partire dal 2022: probabilmente con importi minori rispetto all’assegno da 250 euro massimi di cui si era parlato finora e calcolato sulle condizioni reddituali delle famiglie.

 I sei mesi in più servono ad  evitare che le famiglie italiane si trovino in difficoltà: l’attuale sistema di detrazioni fiscali deve continuare ad essere utilizzato per non creare disagi ai lavoratori ed essere progressivamente sostituito dall’assegno unico.

L’assegno ponte è legato a limiti di reddito bene precisi: almeno in questa fase, chi ha un’Isee superiore ai 50 mila euro è escluso dal beneficio. L’importo dell’assegno unico per i figli dipende dal numero di figli e alla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee, cala al crescere dell’Isee e si azzera oltre i 50mila euro.

Ad esempio con un Isee fino a 7mila euro si avrò diritto a un assegno di 167,5 euro a figlio nei nuclei fino a 2 minori. Importo che sale a 217,8 euro con almeno tre figli.

Questi importi spettano pienamente per un Isee fino a 7mila euro. Si dimezzano a 83,5 euro intorno ai 15 mila euro di Isee. E calano a 30 euro al mese a figlio dai 40mila euro di Isee fino a 50mila euro. Oltre, si azzerano.

Inoltre l’importo dell’assegno è sempre maggiorato di 50 euro in caso di figli disabili.

Beneficiari

Nella fase transitoria da luglio a dicembre 2021, l’assegno unico per i figli è destinato alle famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti invece dai lavoratori dipendenti. A questi nuclei va 1 miliardo e 580 milioni dei 3 miliardi a disposizione.

L’altra metà delle risorse è destinata a 4 milioni di famiglie che già incassano gli assegni familiari (lavoratori dipendenti). Questi nuclei avranno dal primo luglio una maggiorazione di 37,5 euro al mese per figlio nel caso di famiglie con uno o due figli. E 70 euro in più per figlio per quelle con 3 o più figli.

Come presentare la domanda

La domanda per l’assegno unico va presentata in via telematica all’Inps o presso Caf e Patronati, secondo le modalità che verranno indicate entro il 30 giugno 2021.
Se in presenza dei requisiti, l’erogazione dell’assegno decorre dallo stesso mese di presentazione della domanda e avviene mediante accredito su Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato, con l’eccezione delle famiglie beneficiarie di Reddito di cittadinanza. In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban di ciascun genitore.  L’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.

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