Agevolazioni imprenditoria femminile Sicilia: i bandi che funzionano

di francesca


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Quando si parla di imprenditoria femminile in Italia e nelle diverse regioni come anche in Sicilia, si fa riferimento non più a un fondo specifico che pure è esistito per diversi anni nel nostro Paese ma, piuttosto, a tutte quelle imprese o idee imprenditoriali che fanno capo a soggetti giuridici con quote di partecipazione prevalentemente femminili. Perciò, se un progetto o un’attività commerciale/industriale è composta da una maggioranza numerica di donne, allora essa viene catalogata come impresa femminile.

Questa premessa è fondamentale per dire che in Sicilia, così come nelle altre regioni italiane, l’imprenditoria femminile è una realtà importante ma non necessariamente supportata da particolari prestiti e “finanziamenti al femminile”.

Già da diversi anni, l’imprenditoria ha, infatti, assunto una nuova forma di interesse e di finanziabilità che fa capo al concetto di autoimpiego. E’ in questa formula ben precisa che lo Stato, le Regioni o la Comunità Europea interviene con prestiti a tasso agevolato e che poi vanno ad sostenere anche le imprese fatte di donne.

Finanziamenti autoimpiego e microimpresa: D.lgs 185/2000 Titolo II

L’autoimpiego e la microimpresa, cioè l’associazione di più soggetti con lo scopo di produrre servizi o beni, sono supportati dai finanziamenti destinati alle Regioni, così dette svantaggiate, in cui rientra anche la Sicilia, attraverso il vecchio prestito d’onore, oggi noto come D.lgs 185/2000 Titolo II ed eventuali sue modifiche.

Allo stato attuale, quando si cerca un bando di riferimento per l’imprenditoria femminile, in genere si deve fare capo a questo tipo di legge che prevede un supporto per la fase di start-up e avvio dell’attività, femminile o no, che sia.

Bisogna aggiungere che tale finanziamento è gestito e supportato dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti Invitalia. Questo tipo di finanziamento è un prestito a tasso agevolato e per le seguenti attività:

  1. Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non superiori a € 25.823
  2. Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non superiori a € 129.114
  3. Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia.

Le agevolazioni finanziarie previste riguardano:

  • gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato)
  • la gestione (contributo a fondo perduto)
  • servizi di assistenza tecnica e gestionale

Per accedere alle agevolazioni occorre presentare una domanda anche on line all’agenzia Invitalia di riferimento con successivo modulo cartaceo alla sede Centrale di Roma, contenente il piano d’impresa che evidenzi la coerenza tra il profilo del soggetto promotore e l’iniziativa imprenditoriale, che descriva la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa”.

Sede di riferimento per la Sicilia

La sede di Invitalia presso cui recarsi in qualsiasi momento a Palermo è:

Sviluppo Italia Piazza Ignazio Florio, 24 90139 Palermo PA 091-7823444

Requisiti d’accesso ai fondi

Per poter accedere alle agevolazioni, inoltre, è previsto un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle conoscenze e competenze necessarie alla realizzazione dell’iniziativa proposta. Inoltre Invitalia, al fine di disincentivare comportamenti non corretti da parte dei beneficiari delle agevolazioni, ha avviato, in attuazione di un accordo sottoscritto con la Guardia di Finanza, un processo di monitoraggio dell’intero ciclo dei finanziamenti concessi. I controlli verranno effettuati nelle diverse fasi di valutazione del progetto, dall’istruttoria all’erogazione delle agevolazioni“.

I D.Lgs. 185/2000 inoltre, prevede anche al Titolo II, ovvero quello dei finanziamenti per l’autoimprenditorialità (diversa da autoimpiego) e che ha le seguenti potenzialità di finanziamento:

  • Capo I: Produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’industria o dell’artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese. Investimenti previsti non superiori a € 2.582.000
  • Capo II: Fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo, della manutenzioni di opere civili e industriali, della tutela ambientale, dell’innovazione tecnologica, dell’agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Investimenti previsti non superiori a € 516.000
  • Capo IV: Produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese realizzate da Cooperative sociali di tipo B. Investimenti previsti non superiori a € 516.000

Le agevolazioni finanziarie previste riguardano:

  1. gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato)
  2. le spese di gestione (contributo a fondo perduto)
  3. la formazione (contributo a fondo perduto)

Per accedere alle agevolazioni occorre presentare apposita domanda e allegare il piano d’impresa (business-plan) che descriva la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa, con particolare riguardo alla redditività, alle prospettive di mercato e alla copertura dei fabbisogni finanziari.

Fonte: Sito Invitalia http://www.invitalia.it/site/ita/home/incentivi-alle-imprese.html

Servizi e consulenza sul territorio siciliano

A parte l’agenzia Invitalia che si occupa principalmente di seguire le neo imprese femminili e non e le ditte individuali a partire nella loro attività, a compilare il business plan e a consolidare l’idea imprenditoriale in un progetto finanziabile, c’è da dire che diversi altri enti si occupano in Sicilia di tutoring alle nuove imprese.

E’ il caso della Confcommercio (in particolare quella di Palermo) e della Confesercenti che hanno messo a punto degli sportelli informativi e di supporto a tutti coloro che vogliano dar vita a una piccola o media impresa.

Le idee migliori dell’imprenditoria in Sicilia

Rispetto alle idee e ai progetti più idonei, c’è da dire che un’idea imprenditoriale va sempre messa sul banco di prova per avere un’idea di massima circa la sua fattibilità. Tale processo riguarda uno studio di fattibilità che ogni agenzia preposta a finanziare un progetto richiede al candidato come requisito essenziale.

Le idee, infatti, per quanto belle, devono avere delle caratteristiche di spendibilità sul territorio di riferimento e devono essere al passo con i tempi; meglio ancora se esse dimostrano di poter dare lavoro anche ad altre persone e di creare un giro d’affari positivo per il proprio territorio. In tal senso, spesso e volentieri, conviene affiliarsi a qualcosa di già studiato e funzionante come nel caso del Franchising che prevede anche in Sicilia, di poter essere finanziato con la formula che abbiamo visto sin qui.

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