Aurora Ramazzotti: “Non mi aspettavo commenti così offensivi”

di Alice Marchese


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“Non mi aspettavo commenti così offensivi, specie da parte di donne”. Aurora Ramazzotti al Corriere della sera commenta le reazioni seguite alla diffusione di un suo video sui social.

La critica al catcalling

“È assurdo che nel 2021 si verifichino ancora di frequente certe situazioni”: è lo sfogo di Aurora Ramazzotti sui social. La figlia di Eros e Michelle Hunziker si scaglia contro il cat calling, ossia il comportamento a cui sono soggette per lo più donne a cui vengono rivolti apprezzamenti sicuramente non richiesti e di cattivo gusto quando si trovano per strada.

Le risposte ad Aurora

Le risposte alle frasi della conduttrice ventiquattrenne, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, sono state raggelanti. Dalla più gentile («Ma chi ti vede?»), fino a scendere giù, nel fondo del repertorio degli «hater», che la prendono di mira da anni.
“Possibile che nel 2021 succeda ancora il fenomeno del catcalling?”

“Mi è sembrato giusto farlo perché tante donne non hanno la forza di reagire a quella che ormai è una prassi considerata normale. Ma quelli che fischiano, o che dicono di peggio, non sanno che cosa si prova. Paura, umiliazione. Agli uomini dico: mettetevi nei panni di una donna che sta camminando da sola per strada o sta correndo in un parco deserto. Come pensate che possa reagire quando voi fischiate e richiamate la sua attenzione come se fosse un cane? Ci sono donne che hanno smesso di vestire come vogliono per non attirare sguardi imbarazzanti”

Cos’è il catcalling

Dalla fusione dei termini “cat” (gatto) e “calling” (chiamare), il catcalling non è altro che la molestia verbale rivolta prevalentemente a donne incontrate per strada. Il fenomeno è in crescita e condiziona molte che non si sentono più libere di camminare tranquillamente e indossare ciò che vogliono.

Catcalling: campagne di sensibilizzazione

Nel 2018 il governo francese ha approvato una legge che dichiara punibile il cat calling, su strade – appunto – e pure sui mezzi di trasporto pubblico, con multe fino a 750 euro, oltre alla mora per comportamenti più aggressivi.

Aurora mette dunque il problema nel mirino con la speranza che qualcosa si smuova presto anche in Italia. D’altronde sono già state realizzate numerose campagne di sensibilizzazione sull’argomento, spesso grazie all’aiuto di donne che – con microfono e telecamera – hanno registrato gli «apprezzamenti» durante una semplice passeggiata in svariate città. Un triste fenomeno che, purtroppo, i report segnalano in crescita.

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