15 donne che hanno scritto la storia dell’architettura e del design

di cinziaR


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Anche se non le si conosce, sono tante le donne che hanno scritto la storia dell’architettura e del design. Nel mondo dell’architettura (e non solo), infatti, c’è sempre stata disparità tra uomini e donne e spesso l’importanza delle donne-architetto non è stata riconosciuta a dovere. Ma chi sono queste creative così famose? Conosciamole!

Ray Eames (Los Angeles 1912 – 1988)

Insieme al marito, Charles Eames, Ray ha definito il design modernista per generazioni di americani e non solo. Iconica è la sua poltrona Eames, ma Ray è conosciuta anche per la costruzione della Casa Eames a Los Angeles, interamente realizzata con prefabbricati di acciaio, destinati alla costruzione industriale.

Zaha Hadid (Bagdad 1950-Miami 2016)

Una delle donne che hanno scritto la storia dell’architettura e prima donna ad essere premiata con il Pritzker Prize, Zaha Hadid ha realizzato, tra le altre, opere che hanno cambiato il volto delle città italiane.

Sono sue le opere:

  • Il Maxxi, il Museo nazionale delle arti del 21mo secolo, e che si è affermato per l’avveniristica forma che ha caratterizzato la zona di Roma dove sorge
  • La  stazione Afragola di Napoli
  • La Stazione Marittima di Salerno
  • La CityLife di Milano

Margarete Schütte-Lihotzky (Vienna 1897-2000)

L’inventrice della cucina componibile! Diplomatasi alla Scuola Professionale d’Arte di Vienna nel 1918, brevettò nel 1926 la cosiddetta Cucina di Francoforte , il prototipo delle cucine componibili che tutt’ora utilizziamo. Sicuramente è una delle donne che hanno scritto la storia dell’architettura e del design.

Charlotte Perriand (Parigi 1903 – 1999)

Pare che Le Corbusier non amasse molto la concorrenza femminile, ma sembra essere stato fondamentale il suo incontro-scontro con Charlotte Perriand. Per l’Atelier, l’ideatrice della maggior parte dei complementi d’arredo in acciaio tubolare del famoso Atelier 35 di Rue de Sèvres a Parigi è proprio lei: Charlotte Perriand.

Disegnò per Le Corbusier molti complementi d’arredo, tutt’ora prodotti da Cassina.

Marion Mahony Griffin (Chicago 1871 – 1961)

Nel 1895 venne assunta da Frank Lloyd Wright e iniziò a progettare mobili, vetrate ed elementi decorativi. Marion Mahony Griffin prima di allora aveva sviluppato uno stile che derivava dalle litografie giapponesi, permettendole di disegnare per Frank Lloyd Wright una serie di planimetrie e prospetti acquerellati con vegetazioni lussureggianti, ripassati ad inchiostro. Per oltre un secolo l’idea, però, fu attribuita al genio di Wright, fin quando si scoprì che era invece in gran parte opera di Marion Mahoney Griffin, una  tra le donne che hanno scritto la storia dell’architettura.

Eileen Gray (Irlanda 1878 – 1976)

Anche la fama di Eileen Gray non ebbe una sorte migliore. Il suo compagno Jean Badovici, un architetto rumeno, le fece conoscere Le Corbusier, il quale presto, vista la bravura della designer, si ingelosì dei suoi lavori, ricopiandoli e prendendone la paternità. Il tavolo circolare in vetro E-1027 e la poltrona tondeggiante Bibendum, che la Gray aveva disegnato e realizzato, torneranno in produzione nel 1968, divenendo pezzi classici di design.

Kazuyo Sejima (Tokyo 1956)

E’ stata la seconda donna a vincere il Pritzker Prize e una delle donne che hanno scritto la storia dell’architettura. Ha fondato lo Studio d’architettura e design SANAA. Sono numerosi i suoi progetti architettonici nelle città giapponesi, la cui architettura dimostra quanto il design possa essere creato da  semplici elementi geometrici. Di lei si conosce specialmente il New Museum di New York, uno degli edifici più suggestivi sulla Bowery.

Lina Bo Bardi (Roma 1914- San Paolo 1992)

Architetto di origine italiana naturalizzata brasiliana, iniziò la sua carriera nello studio di Gio Ponti a Milano, e il suo studio venne distrutto durante un bombardamento nel 1943. Dopo la guerra, Lina Bo Bardi si trasferì in  Brasile dove trovò la sua felicità creativa. Divenne cittadina brasiliana e completò il suo primo edificio: la “Casa di Vetro”a San Paolo del Brasile. Tra i suoi progetti più significativi c’è il Museo di Arte Moderna di San Paolo.

Lilly Reich (Berlino 1885-1947)

E’ stata una designer modernista tedesca più conosciuta per le sue collaborazioni con Mies van der Rohe. Molte persone non sanno che lei è stata non solo collaboratrice, ma co-creatrice nel design della sedia Barcellona, un mobile che rimane un simbolo di eleganza e raffinatezza nella storia del design.

Odile Decq (Laval 1955-oggi)

Architetto visionario, la Signora Odile Decq è famosa soprattutto per il suo “fantasma ristorante” sul celebre Opera Garnier di Parigi.Con forme biomorfe, rosse e bianche che sfidano il soffitto del teatro dell’opera a volta tipico beaux Arts, il “Phantom ristorante,” è ricco di fascino ed è unico al mondo.

Gae Aulenti (Milano 1927-2012) una delle donne che hanno scritto la storia dell’architettura

Indiscussa figura centrale della ricerca architettonica della nostra storia, Gae Aulenti si è distinta nel campo dell’allestimento e del restauro architettonico e nell’architettura d’interni, specializzandosi in design industriale e in campo urbanistico. A Milano, Gae Aulenti ha lavorato per lo Spazio Oberdan e per la Stazione Nord. A lei è stata intitolata l’opera urbanistica architettonica Piazza Gae Aulenti, nel cuore di Milano.

Anna Gili (Orvieto 1960)

Designer e artista italiana conosciuta in tutto il mondo, è l’autrice di tanti prodotti presenti nelle case moderne. Particolare è il suo sodalizio lavorativo con Alessandro Mendini, famoso designer italiano che si ispira proprio al volto e ai lucenti capelli neri di Anna Gili, ricreati, per Alessi nell’iconico cavatappi Anna G.

Beatriz Colomina (Madrid 1952)

È una storica dell’architettura tra le più importanti del mondo: la sua ricerca si concentra sul rapporto tra architettura e media. “L’architettura moderna – ha scritto una volta – diventa solo moderna, con il suo impegno con i media.”

Cini Boeri (Milan 1924)

Designer italiana, allieva e collaboratrice di Gio Ponti, è un architetto la cui cifra creativa ha sempre teso a privilegiare la funzionalità del progetto, rispetto alla sua estetica. Suo è il Museo del Tesoro del Duomo di Monza. Cini Boeri  ha vinto il Premio Compasso D’Oro nel 1979.

Aino Aalto (Helsinki 1894-1949)

Laureatasi in architettura ad Helsinki, Aino Aalto aprì uno studio di design con il marito Alvar Aalto (da cui acquisì il cognome). Mentre il marito progettava ville, la moglie si dedicava maggiormente all’arredamento e allo studio di oggetti in vetro: da qui nacque la progettazione del famoso bicchiere commercializzato da Ittala, oggi prodotto da Ikea.

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