Intervista a Izabella Zwack: un tuffo nel valore del passato

di cinziaR


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Izabella è una donna, una mamma, un’imprenditrice. Più di tutto, è membro della famiglia Zwack, che in Ungheria vuol dire tradizione, passato, e una grande storia.

Nel suo Paese è una piccola celebrità: l’azienda di famiglia che produce l’amaro Unicum da circa due secoli è una delle più antiche di Budapest. Insieme a suo fratello Sandor con cui conduce la compagnia, Izabella continua a buttare un occhio al passato, alla incredibile storia di una ricetta rimasta segreta dal 1790, alle avventure dei suoi avi che l’hanno protetta fino all’ultimo e alla memoria di suo padre Peter, mancato pochi anni fa. Nel frattempo, è diventata mamma anche lei: una condizione, quella della maternità, che l’ha portata a rivedere ancora e ancora la sua impostazione, le tradizioni della sua azienda e a guardare con occhi diversi il futuro.

Abbiamo avuto modo in intervistare Izabella in merito al suo essere molte cose: proprietaria di un’azienda dal nome e dalla storia importante, donna curiosa e attenta al cambiamento ma sempre legata al suo ricco passato, mamma di un bimbo piccolo che la accompagna nei suoi viaggi.

Ci racconti la tua storia lavorativa? Come hai iniziato nell’azienda di famiglia, in quale ruolo e come si è evoluto negli anni fino a oggi?

La mia storia è frutto della storia della mia famiglia e della passione che ha sempre trasmesso a tutti i suoi membri. Da piccola l’azienda era parte integrante della nostra vita, il fulcro della famiglia. I miei ricordi sono legati al cibo, al nostro amaro, a mio padre: tutti uniti intorno a un tavolo. Un modo di vivere che ho cercato sempre di portare avanti, con tanta cura e passione, anche tra le mura domestiche, quando sono cresciuta. Ho cominciato come tutti: con la gavetta, viaggiando e facendo esperienza in giro per il mondo. Solo dopo diversi anni sul campo sono diventata membro del consiglio di amministrazione insieme a mio fratello: insieme lavoriamo per dare respiro internazionale alla compagnia.

La tua è un’azienda familiare storica, dalle atmosfere decisamente evocative. In che modo ha influenzato e influenza il tuo lavoro avere alle spalle un background così importante?

Mio padre diceva sempre che il passato ci proietta nel futuro: un insegnamento che porto con me e che non ho mai dimenticato. Quando c’è tanto da preservare, quando i valori da mantenere sono grandi, è necessario pensare a lungo termine. È questa la cosa bella quando si gestisce un’azienda con una storia antica, nata in un secolo in cui tutto era totalmente diverso dal mondo come lo conosciamo oggi. L’obiettivo è tramandare lo stesso amore per le tradizioni e per ciò che è stato ai nostri figli.

Sei donna e mamma, oltre che imprenditrice: come si concilia tutto questo con la gestione dell’azienda, le sue novità, i viaggi che devi fare per lavoro?

Diventare mamma mi ha insegnato tanto, soprattutto su me stessa. Una saggezza che cerco di portare con me al lavoro tutti i giorni, una sorta di illuminazione ritrovata. Il mio bambino è parte integrante delle mie giornate: viaggia con me, proprio come facevo io da bambina con la mia famiglia.

 

Giovanna Gallo
Social Media & Digital PR
blogger ed editor

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