3 itinerari in Toscana per scoprire i vini e i piatti tipici della regione

di Elisa Malizia


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La Toscana è una regione ricchissima di tradizioni culinarie, rese uniche da vini di pregio che tutto il mondo ci invidia. Scegliere un itinerario enogastronomico in Toscana, quindi, è senza dubbio un’ottima idea; le zone da vedere sono tante e i piatti e vini da provare un’infinità, ma noi vogliamo suggerirvi 3 itinerari enogastronomici toscani da non perdere.

Toscana: 3 itinerari enogastronomici

Colline del Chianti

Zona che spazia in tre territori mirabili dal punto di vista naturalistico e artistico (Firenze, Arezzo e Siena), è qui che il celeberrimo Chianti viene prodotto. Il vino rosso per eccellenza vede qui i suoi vitigni più pregiati, e i paesini che compongono i percorsi sono tutti dei piccoli gioielli da visitare e da non perdere, come San Gimignano, ad esempio. Per quanto riguarda il cibo, non sono certo da meno: noti i crostini con fegatini, le bruschettone con pomodori e la cosiddetta finocchiata senese. Sono senesi anche il famoso panforte e i pasticcini ricciarelli. Tutta la zona in generale è ricca di carni rosse di assoluto pregio.

Maremma Grossetana

È la maremma più nota e i suoi borghi, i cosiddetti “borghi del Tufo”, d cui fanno parte dei gioielli architettonici come Pitigliano, Sovana e Sorano. Qui potrete gustare un olio d’oliva doc che il mondo ci invidia e non si contano le locande e le fattorie con ristorante che possono fornire cibi di prima scelta, non trattati con sostanze nocive di alcun tipo. Ovviamente anche in questo caso non mancano i vini pregiati, come il Bianco di Pitigliano o il Parrina. Piatto tipico della zona è la cosiddetta “acquapazza”, una zuppa di pesce molto gustosa. Non mancano i piatti di carne, come le pappardelle con il celebre sugo di lepre.

Val d’Orcia

Zona del celeberrimo Brunello di Montalcino, la Val d’Orcia, nel senese, è una zona tutta da scoprire. Oltre al famosissimo vino, la zona è nota per l’ottimo olio d’oliva e per la produzione casearia, pecorino in primis. I territori sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2004: un motivo in più per immergersi in un’atmosfera magica, ricca di storia e di gusto.

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