Dieta di longevità: come guadagnare un decennio di vita

di Alice Marchese


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La dieta di longevità è un cambiamento del proprio stile di vita che migliora la qualità di quest’ultimo. Grazie ad un regime alimentare più sano, con più legumi e meno zuccheri aggiunti è possibile guadagnare ben un decennio di vita. Gli studi dimostrano che non è mai troppo tardi: anche se si inizia dopo una certa età, la propria aspettativa di vita sarà decisamente diversa. Scopriamo come!

Dieta di longevità, più frutta e verdura

Gli studi hanno verificato che le persone di mezza età che avevano consumato l’equivalente di una tazza al giorno di verdure cotte avevano la metà delle probabilità di morire nei successivi quattro anni rispetto a chi non aveva mangiato verdure a foglia verde. Dunque frutta e verdura sono essenziali per migliorare la propria aspettativa di vita. Per quanto riguarda la carne, è opportuno mangiarla con parsimonia. Cinque volte al mese è più che sufficiente. Il pesce invece non ha bisogno di essere assunto poco, anzi una dieta ricca di questo alimento può solo giovare al vostro metabolismo.

Legumi cotti al posto delle proteine animali

Fagioli neri, soia, lenticchie, ceci, fagioli bianchi: i legumi sono la chiave della longevità, l’elisir. Aumentano i batteri buoni presenti nell’intestino e contengono più nutrienti per grammo rispetto a qualsiasi altro cibo sulla terra (vitamine e minerali). Potete optare per una zuppa oppure con l’inizio dell’estate si possono realizzare piatti dove si trovano anche freddi.

Dieta di longevità: latte e derivati sì o no?

Latte e derivati del latte devono far parte della dieta quotidiana e sono importanti fonti di calcio. Si possono però consumare scremati (nel caso dei latticini), oppure, nel caso di formaggi, freschi (a minor tenore di grassi).

Fino a quattro uova a settimana

Le uova sono un alimento con un ottimo profilo nutrizionale e possono sostituire le proteine della carne. Secondo alcuni studi non c’è correlazione diretta tra il consumo di uova e l’aumento del rischio cardiovascolare, tanto che gli organismi internazionali non impongono più un limite sul consumo. Vanno bene dalle 2 alle 4 uova a settimana.

Limitare il consumo di zuccheri aggiunti

Sarebbe opportuno anche limitare il consumo di zuccheri aggiunti al fine di migliorare la qualità della propria vita. Per distinguere: il miele è naturalmente uno zucchero e la frutta contiene naturalmente zucchero. Tutto il resto è aggiunto. Sia quello che mettiamo nel caffè, sia quello contenuto nei dolci, ma anche nelle bevande zuccherate e alimenti industriali.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

Negli ultimi anni è sempre più diffuso il digiuno intermittente, una pratica amata per la sua capacità di far perdere velocemente peso. Recenti studi hanno evidenziato, però, alcuni rischi legati alla pratica del digiuno intermittente, scuotendo le fondamenta delle convinzioni precedenti. Un gruppo di scienziati ha individuato un netto aumento del rischio di mortalità per […]

Il Radon è un nemico silenzioso assolutamente da conoscere. Si tratta di un gas radioattivo naturale che nasce dalla decomposizione di metalli come l’uranio e il radio nelle rocce e nel terreno. Questo gas, nonostante sia invisibile, inodore e insapore, costituisce una delle principali minacce per la nostra salute umana. Il Radon è infatti la […]

Il fegato, la più grande ghiandola del corpo umano, è un organo cruciale per il benessere generale del nostro organismo. A questo organo sono deputate importanti funzioni vitali come la capacità di sintetizzare le proteine necessarie al processo di coagulazione del sangue e di produrre circa la metà del colesterolo presente nell’organismo, che a sua […]

Nuovi passi avanti sul fronte delle cure al tumore al seno. Uno studio condotto dall’Università di Duke a Durham negli Stati Uniti ha introdotto un nuovo alleato nella lotta contro il cancro al seno. Si tratta di “AsymMirai“, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale (IA), che offre la possibilità di anticipare da uno a cinque anni […]