A porre l’accento sulla questione è l’Istituto per la paternità inglese, a seguito di un uomo che è stato prosciolto dall’accusa di aver ucciso la figlia di 6 mesi perché colpito da depressione post-partum, una forma di disturbo di tipo nervoso che colpisce, generalmente, molte donne a partire dal terzo o quarto giorno successivo alla gravidanza.
“Ormoni, mancanza di sonno, più responsabilità e stress pesano sui neopapà come sulle neomamme. E se la compagna è depressa, allora aumenta il rischio che lo diventi anche l’uomo“, spiega Adrienne Burgess, ricercatrice dell’Istituto per la paternità inglese.
La depressione post-partum negli uomini spesso dipende da uno stato di stanchezza che deriva spesso da un rapporto poco collaborativo tra mamma e papà, che potrebbe persino portare ad una crisi di coppia. La collaborazione potrebbe quindi rivelarsi un’ottima medicina in entrambi i casi.
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