La depressione è un male che coinvolge anche i parenti e gli amici di chi ne soffre. Spesso con il termine “depressione” si intende uno stato d’animo passeggero, legato alle normali difficoltà della vita, e questo termine viene usato a sproposito. La depressione, invece, è una patologia riconosciuta e seria, che va diagnosticata tempestivamente per evitare risvolti anche drammatici. Quando la depressione si presenta, chi vive accanto a chi ne soffre non sa bene come comportarsi: spronarlo? Minimizzare? Assecondarlo? Il giusto atteggiamento della famiglia, del partner e degli amici più cari può essere d’aiuto a chi soffre di depressione, dunque è bene non trattare mai alla leggera frasi e atteggiamento di un depresso.
Gli atteggiamenti e le parole giuste al momento giusto possono dare sollievo ad un nostro amico o parente che si sente intrappolato in un male così sfaccettato come la depressione, specie se accompagnata da ansia e stress, difficili da gestire nella vita quotidiana. Cosa fare, dunque? Ecco, in breve, i giusti modi:
Ognuno ha i suoi problemi e a volte perdiamo facilmente la pazienza davanti a persone che ci sembra abbiano tutto ma si “lamentano”. Cerchiamo di recuperare il nostro lato umano ed empatico e sforziamoci di comprendere che i problemi non vengono vissuti da tutti allo stesso modo, che a volte abbiamo poca forza interiore perché già strapazzati da altri avvenimenti. Possono esserci piccoli problemi che, messi insieme, ci sfiniscono, e dobbiamo comprendere che la definizione di “piccolo problema” è sempre molto personale. Ecco, quindi, quello che è bene evitare di fare o dire ad una persona cara depressa, per evitare di peggiorare la sua situazione:
Infine, un consiglio per chi vive con una persona depressa oppure è amica di una persona che vive questo momento doloroso: siate onesti con voi stessi. Se anche voi vi trovate in uno stato delicato, non fatevi coinvolgere troppo, la depressione tende, in un certo senso, a “contagiare”. Ammettete a voi stessi di non poter fare nulla per la persona cara perché rischiereste di ritrovarvi senza forze. Meglio l’immobilità che frasi sbagliate, astiose, rabbiose, in cui affermate il vostro stato d’animo in modo brutale, come “anche io sto male ma tu pensi solo a te stesso”: non è una gara a chi sta peggio! Se invece siete in un buon momento, positivi ed energici, cercate di dare un po’ del vostro buonumore alla persona cara che soffre, senza dilagare nella sua vita e senza forzare la mano. Cercate di capire che voi potete aiutare, dare una mano, non peggiorare la situazione, ma non è vostro compito “curare” la persona depressa.
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