L’onicofagia, più comunemente mangiarsi le unghie, è un vizio che affligge molte persone, senza distinzione di sesso, lavoro ed età. Quest’abitudine tende a creare imbarazzo in chi ne soffre, anche per via dell’aspetto poco piacevole che assumono le mani, dopo una giornata di “rosicchiate”. In realtà, l’onicofagia non porta problemi solo a livello estetico, ma può anche generare infezioni alle dita e al cavo orale, per via delle sporcizia che, necessariamente, le nostre mani raccolgono e che vengono poi ingerite. Inoltre, le unghie sottoposte a questo stress, a lungo andare, possono indebolirsi e spezzarsi con facilità, qualora riuscissimo a smettere di mangiarle e le facessimo crescere.
La causa principale dell’onicofagia è l’ansia, accompagnata da stress; il primo rimedio, dunque, è quello di cercare di stare calmi e non lasciarsi sopraffare dall’ansia. Quando si avverte lo stress e ci rendiamo conto di portare subito le dita alla bocca, proviamo a pensare a tutto quello che abbiamo toccato nel frattempo (le scarpe quando ci siamo vestiti, le maniglie delle porte dell’ufficio e del bar, i mezzi pubblici, eccetera) e subito avremo un senso di disgusto che per un po’ ci distoglierà dall’idea di rosicchiare le unghie.
Un altro noto rimedio è quello di usare smalti che abbiano sapori forti e disgustosi, così da scoraggiare la solita rosicchiata, ma anche la manicure dall’estetista o fai da te aiuta a non mangiare le unghie; la ricostruzione con unghie artificiali di certo non invoglia nessuno a mangiarle, mentre se deciderete di creare una manicure glamour come il trend della stagione autunno inverno 2014-2015, la nail art degradè, sarete talmente dispiaciute di rovinarla che vi passerà la voglia di mangiare le unghie!
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