Ansia, i sintomi e i rimedi per vincerla

di Elisa Malizia


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L’ansia è uno stato d’animo che accompagna milioni di persone ogni giorno. Non è sempre facile capire quando c’è un problema reale da risolvere e quando, invece, è solo un momentaneo periodo di stress. L’ansia, spiegano i medici, non è sempre negativa: nasce, infatti, per aiutare l’organismo a difendersi da situazioni particolarmente pesanti. Non si è certo condannati all’ansia perenne, anzi, e la prima cosa da fare è capire cosa non va e cercare di risolverlo. Per risolverla si deve per prima cosa accettarla, e non combatterla fingendo che non esista. Ascoltarsi è il primo passo per stare subito bene e riconvertire l’ansia negativa in ansia positiva, ovvero in un sentimento che ci permetta di essere coscienti e vigili, ma senza avere paura e timori. vediamo quali sono i sintomi più comuni dell’ansia e come combatterla.

Ansia: i sintomi

In generale, i sintomi più comuni dell’ansia sono:

  • Tensione
  • Nervosismo
  • Eccessiva preoccupazione
  • Insonnia
  • Facilità al pianto
  • Palpitazioni
  • Vertigini
  • Nausea
  • Aumento della sudorazione
  • Disturbi della sessualità
  • Disturbi visivi
  • Emicranie
  • Debolezza
  • Tremori
  • Aumento della frequenza respiratoria
  • Coliti

I sintomi sono talmente tanti e vari che, spesso, spaventano ancora di più chi ne è vittima, aggravando la sua situazione psicologica. Gli ansiosi si convincono di avere qualche patologia grave e ricorrono spesso all’aiuto del medico di famiglia. Se è attento e sensibile, capirà la situazione e consiglierà al suo assistito di rivolgersi ad uno psichiatra o ad uno psicologo. Inoltre, è caratteristica degli ansiosi quella di mangiare le unghie, spesso fino a sanguinare: è un’abitudine che va evitata.

Ansia: come curarla

L’ansia, come abbiamo già detto, non va avversata e combattuta, va lasciata esprimersi. Quando compare è un campanello d’allarme che non dobbiamo sottovalutare e, anzi, deve invitarci a porci delle domande sul nostro stile di vita: siamo soddisfatti di noi stessi? Agiamo per quanto possibile seguendo i nostri desideri? Diamo troppo ascolto alle aspettative altrui e calpestiamo i nostri stessi sentimenti? L’ansia può anche comparire dopo esperienze traumatiche come un lutto o una separazione, ma anche dopo un lieto evento come il parto, per via del carico psicologico che questa nuova condizione comporta. Dunque, non fingiamo di “stare bene” per dovere, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di essere onesti con noi stessi, a costo di deludere chi amiamo. caricarci di responsabilità non è salutare, in nessun caso. Se dopo qualche settimana notate di essere costantemente ansiosi, rivolgetevi ad uno specialista, in quale saprà capire da cosa deriva il vostro stato e vi indicherà, quando necessari, i farmaci da prendere. Quello che conta, spesso, è scaricare lo stress accumulato, quindi dedicatevi allo sport regolarmente e, soprattutto, ritagliatevi un’ora al giorno per rilassarvi.

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