Fibroma uterino, intervento si o no? Quali alternative possibili?

di francesca


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Prima di capire quali sono le possibili cure per un mioma, è d’obbligo fare una piccola premessa: cos’è un fibroma uterino? Si tratta di un tipo di tumore benigno che colpisce le donne principalmente nel periodo compreso fra i 35-40 anni e la menopausa, anche se non si possono escludere casi di sviluppo più precoce. Purtroppo le cause dei fibromi uterini non sono ancora del tutto chiarite, anche se sicuramente gli ormoni giocano un ruolo chiave. Non è neppure certo se esista o meno una familiarità per lo sviluppo di questo tipo di tumore benigno.

Sia le dimensioni che la posizione dei fibromi possono variare, in particolare i fibromiomi possono svilupparsi all’esterno dell’utero oppure all’interno (nello strato muscolare o al di sotto della membrana mucosa).

La diagnosi di un fibroma spesso avviene con una normale visita ginecologica. In molti casi infatti i fibromi dell’utero si sviluppano senza sintomi. Quando il fibroma è intrauterino, può causare mestruazioni abbondanti e anche emorragie, dolore alla schiena o all’addome e alcuni casi anche aborti frequenti o problemi di concepimento.

Spesso i fibromi, proprio perché asintomatici, non necessitano terapie specifiche ma solo controlli periodici. In altre occasioni però, soprattutto in concomitanza con dimensioni elevate del fibroma e conseguente pressione sugli organi addominali adiacenti, è necessario intervenire.

La terapia più usata per un fibroma uterino di dimensioni elevate consiste nell’intervento chirurgico. Si possono distinguere due tipi di intervento:

  • la miomectomia, ovvero l’asportazione del solo tessuto fibromatoso
  • l’isterectomia, l’asportazione di tutto l’utero.

La scelta del tipo di intervento dipende da vari fattori come la dimensione, la posizione e il numero dei fibromi, ma anche dall’età della paziente e dalla sua intenzione di avere dei figli poiché l’asportazione dell’intero utero chiaramente impedisce una successiva gravidanza.

Quando possibile, l’asportazione del fibroma può essere eseguita con chirurgia laparoscopica, meno invasiva per la paziente. Piccoli fibromi che si sono sviluppati nella cavità sottomucosa, possono essere asportati anche in endoscopia per via vaginale.

Non sempre però l’asportazione chirurgica del fibroma è la scelta consigliata, in alcuni casi è possibile scegliere delle alternative senza bisturi come ad esempio la cura ormonale di tipo estroprogestinico, spesso molto efficace per ridurre alcuni sintomi tipici dei fibromi come le mestruazioni abbondanti.

Oltre ai farmaci, un’altra possibile terapia è l’embolizzazione, che consiste nel bloccare in modo selettivo l’afflusso di sangue al fibroma in modo da farlo “morire”. Infine, un’altra cura innovativa per il fibroma dell’utero è rappresentata dagli ultrasuoni ad alta intensità, che dovrebbero far variare la densità del tessuto coinvolto nel tumore benigno. Tuttavia i dubbi e le perplessità su questo tipo di trattamento sono ancora molti e alcuni sostengono che la terapia per ultrasuoni possa essere più dannosa che benefica. In tutti i casi in cui si sceglie di non intervenire chirurgicamente inoltre si esclude la possibilità di un’analisi istopatologia del tessuto, che serve a confermare la diagnosi di fibroma e ad escludere altre patologie neoplastiche più gravi.

Il nostro consiglio è quello di rivolgervi sempre ad un medico di fiducia, che possa guidarvi coscienziosamente verso la scelta migliore per voi!

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