Rosolia nei bambini: guida a diagnosi e prevenzione del contagio in gravidanza

La Rosolia è una malattia virale abbastanza simile al morbillo.

L’incubazione è di 14/21 giorni.

Sintomatologia

L’inizio della malattia è caratterizzato da una:

  • Febbre di modesta entità (intorno a 38° esterna)
  • Lieve raffreddamento con modesto scolo al naso
  • Lieve irritazione agli occhi
  • Colpi di tosse (in pratica i sintomi del morbillo attenuati)
  • Dopo un paio di giorni compare l’eruzione che comincia dal viso per diffondersi rapidamente a tutto il corpo raggiungendo gli arti inferiori in un solo giorno (nel morbillo in 3 giorni).

Esantema della Rosolia

L’esantema è costituito da macchie di color rosso per lo più isolate o confluenti (sovrapposte) in piccoli gruppi; la cute fra le macchie è di colore normale.

  • Le macchie sono più numerose al volto e al tronco, più rade agli arti inferiori, che qualche volta non vengono neppure raggiunti.
  • Dopo 24 massimo 48 ore, l’esantema scompare senza residui.
  • La rosolia ha quindi le caratteristiche di un morbillo attenuato. L’unica differenza è data dalla presenza nella rosolia, di un ingrossamento delle ghiandole linfatiche (linfonodi) dietro all’orecchio, nella parte posteriore della testa e dietro la nuca.
  • Il bambino si presenta in buone condizioni, non è sofferente, non accusa fastidio alla luce.
  • Il medico può, nella visita, rilevare la presenza di un lieve ingrossamento della milza.

Terapia

  • La rosolia non richiede particolari cure
  • Anche la dieta non richiede particolari attenzioni perché il bambino per qualche giorno si autoregola mangiando poco

Per quanto tempo la rosolia è contagiosa?

I bambini affetti da rosolia sono contagiosi per circa 14 giorni (7 giorni prima e 7 giorni dopo la comparsa dell’esantema).

E però molto importante che il bambino, durante la malattia, non entri in contatto con donne (non vaccinate o che non hanno fatto la malattia) in stato di gravidanza, con particolare riguardo ai primi mesi, data l’estrema pericolosità dell’infezione sul prodotto del concepimento.

Purtroppo bisogna dire che la diagnosi di rosolia non è molto facile. Personalmente guardo con molto sospetto quei medici che formulano con sicurezza diagnosi di rosolia, soprattutto quando non esista una vera epidemia della malattia.

Vaccinazione rosolia

Molte malattie causate da virus innocui possono determinare piccole eruzioni simili all’esantema della rosolia con concomitante ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Per questo motivo, il consiglio migliore è quello di vaccinare i bambini (soprattutto le bambine!) e di ricorrere in caso di sospetta rosolia ad accertamenti di laboratorio che possono dimostrare con certezza assoluta l’avvenuta malattia. (Del resto ogni donna gravida deve essere sottoposta a tali esami).

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