Denti da latte cariati: cosa fare?

I denti da latte sono soggetti alla carie proprio come i denti permanenti. Il fatto che essi debbano cadere, peraltro, non rende la “questione carie” meno grave e importante della carie “dei grandi”. La carie ai denti decidui, infatti, è considerata dai medici una malattia infantile perchè provoca dolore, fastidio e intacca in maniera permanente la dentatura. I bambini piccoli, di età compresa tra 3 e 6 anni, pertanto, devono essere tenuti sotto osservazione e devono rispettare le regole di prevenzione della carie proprio come i grandi.

Cause della carie nei denti da latte

La causa principale della carie è il contatto prolungato con gli zuccheri che, nel caso dei bimbi, arrivano ai loro dentini attraverso le bevande quali il succo di frutta, le tisane e il latte zuccherato. Proprio per questo motivo la carie dei denti da latte viene detta anche carie da biberon. Anche se la situazione sta diventando, a parere degli esperti, sempre più allarmante, c’è una buona notizia: la carie si forma soltanto dopo circa 20 minuti dall’assunzione dello zucchero!

Cosa fare allora?

La prima cosa da fare è imparare (e insegnare al bambino) una corretta igiene orale. Dal momento che gli zuccheri iniziano ad attaccare lo smalto e il dente soltanto nell’arco di 20 minuti, lavare il cavo orale dei bambini è fondamentale. Non sarà più possibile lasciare il bambino con il biberon in bocca per tutta la notte o anche per alcune ore, poichè quest’abitudine, alle lunghe, porterebbe alla comparsa della carie. Si tratta, pertanto, di educarsi a nuove e precise abitudini poichè, sin dalla comparsa del primo dentino, la carie è in agguato. Il processo di attivazione della carie, in realtà, non è causato dallo zucchero puro e semplice, ma da alcuni batteri che ne permettono la trasformazione. Il più noto è lo streptococcus mutans, ma gli studi stanno dimostrando che la bocca dei bambini è piena di altri agenti patogeni che innescano la carie stessa. Se ne deduce che sarà fondamentale non solo lavare i dentini e spazzolare bene, ma anche condurre il bambino dal dentista il prima possibile.

Un secondo, ma non meno importante fattore di rischio, pare essere la carie non curata nella madre. Si è visto, infatti, che la carie è una malattia infettiva perchè il cavo orale del bambino che alla nascita è sterile, acquisisce i batteri dal contatto con gli altri. Alcuni studi stanno dimostrando anche l’ereditarietà della carie e stanno mettendo a punto il vaccino, ma al momento l’igiene e la prevenzione sono la vera via di cura. Anche l’integrazione alimentare con fluoro in gocce e pastiglie è consigliata ma controversa. In questi casi è meglio non affidarsi troppo al fai-da-te, ma chiedere le quantità giuste al pediatra. Resta inteso che somministrare fluoro senza eseguire la corretta igiene orale non serve a nulla.

Cosa accade quando i dentini sono cariati

Nel caso di carie dei denti da latte, si procede a curarli e, in particolare, a estrarli, dal momento che non avrebbe senso otturarli. La carie, infatti, non si ferma agli strati superficiali del dente, ma va a intaccare le radici e gli strati profondi dove sono contenuti le germinazioni dei denti permanenti che si spostano e devono essere curati con interventi ortodontici. L’intervento di asportazione dei dentini avviene (o dovrebbe avvenire) con sedazione cosciente con protossido d’azoto e ossigeno. Questa è una tecnica adatta all’odontoiatria pediatrica o anche detta pedodonzia. L’intervento dura pochissimo e durante l’estrazione il bambino resta cosciente. Dopo l’estrazione il bambino resterà senza dentino. Si dovrà perciò dare tanta attenzione alla sua alimentazione e alla fatica maggiore che dovrà fare per masticare. Per fortuna il disagio sarà solo temporaneo!

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