In Consiglio d’ Europa pronto per approvare un provvedimento che vieterà di conoscere in anticipo il sesso del proprio bambino prima della nascita. Lo scopo, contrastare il ricorso all’aborto selettivo, molto diffuso presso alcuni paesi tra cui quelli dell’ex Unione Sovietica.
Per i genitori è un’ingiustizia, per gli esperti invece una necessità che eviterebbe in futuro non troppo lontano, un eccesso di popolazione maschile rispetto quella femminile, specialmente in quei paesi come l’ Armenia,, la Georgia, l’Albania, dove attualmente il rapporto tra maschi e femmine è di 112 su 100. Un provvedimento che, sia socialmente che politicamente, sembra avere una certa necessità e imminenza.
Non la pensano allo stesso modo, invece, le associazioni di genitori, che fanno sentire la loro disapprovazione nei confronti di una direttiva che condannano come ingiusta. Staremo a vedere cosa succederà.
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