Co-sleeping: idee e consigli per dormire tranquilli

Soprattutto con i primogeniti, i neo-genitori devono saper trovare semplicemente affidandosi all’istinto, le giuste soluzioni per garantirsi tranquillità e stabilità in modo da poter curare al meglio il proprio bambino .

Il primo problema arriva subito, e sempre di notte: come comportarsi se il piccolo non ha nessuna intenzione di dormire, sebbene per poche ore tra una poppata e l’altra, nella sua culletta?
Il co-sleeping, termine inglese per cui si intende il bambino dorme nel letto matrimoniale con i genitori, è una vera e propria scelta: se è vero che dalla primissima infanzia è dato l’imprinting alle abitudini più ricorrenti, di certo quella di far dormire il piccolo insieme ai genitori è una cosa che lo segna. E che segna anche i genitori: finché il bambino non sarà naturalmente portato a reclamare i propri spazi (e potrebbe volerci tanto, tanto tempo), i due possono perdere l’intimità, possono subire un calo del desiderio che di certo non giova alla coppia.

In più, per il bambino, sono serissimi e concreti i rischi: potrebbe farsi male, finire in fondo al letto, soffocare. Di certo, sebbene il risvolto della medaglia sia la notte insonne per tutti i componenti della famiglia, non vale la pena rischiare così tanto. C’è chi dice che far dormire il piccolo con i genitori nel lettone contribuisca a formare un legame indissolubile con la madre e il padre, in modo ancora più viscerale; altri, sostengono, al contrario, che sia del tutto sbagliato abituare il bambino a imporsi negli spazi altrui.La verità sta nel mezzo: gli psicologi dicono che è abbastanza soggettiva la scelta dei genitori in merito e che, in nessun caso, è condannabile. Tendenzialmente poi, il bambino capisce da sè quando è il momento di trasferirsi nella sua culla o nel suo lettino, risolvendo naturalmente il problema.
Ma se questo diventa un peso per tutti sin da subito, è meglio cercare delle soluzioni: se il bambino proprio non ne vuole sapere di dormire per conto suo, si può pensare a un compromesso che non implichi l’invasione completa degli spazi dei genitori: grazie a speciali culle pensate per il co-sleeping (come da photogallery), il bambino potrà dormire sonni tranquilli, senza rischiare nulla, evitando anche che i genitori vedano incrinata la propria stabilità di coppia.

foto da:
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