Bonding neonatale, come si crea il rapporto tra mamma e bambino

Con il termine “bonding” si intende il legame e l’intesa che si sviluppano tra mamma e bambino sin dalla nascita. E’ per esempio grazie al bonding neonatale se i genitori (più spesso la mamma, ma anche il papà) riescono a svegliarsi nel cuore della notte per nutrire il bimbo che ha fame!

Gli scienziati stanno ancora imparando molto su questo tipo di legame del quale si sa già tanto, ma non ancora tutto. La psicologia, ad esempio, sostiene che è proprio il tipo di bonding, o lo stile di attaccamento che si sviluppa nei primi anni di vita tra mamma e bambino, a caratterizzare le relazioni che il bambino avrà nella sua vita. Il bonding può essere considerato il primo modello relazionale del bambino nei rapporti intimi nel suo senso di sicurezza e nell’autostima. Inoltre, la tipologia di risposta dei genitori ai segnali e bisogni di un neonato può influenzare lo sviluppo sociale e cognitivo futuro del bambino.

Sono stati condotti, altresì, molti studi sull’importanza del legame neonatale tra madre e figlio che dimostrano quanto e come esso sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino.

Come si crea il bonding neonatale

Se è vero che la maggior parte dei bambini nasce con l’imprinting al legame neonatale nei confronti di una figura di riferimento (quindi non necessariamente la madre naturale) , la cosa non è altrettanto immediata per i genitori, i quali spesso sviluppano l’attaccamento con il proprio bebè in modo più lento. Alcune mamme e papà possono ad esempio sentire un immediato legame con il bambino e sviluppare sentimenti contrastanti nei giorni successivi alla nascita. Il tipo di parto, ad esempio, può influenzare il tipo di bonding che si crea tra mamma e bambino, ma non è un fattore negativo. In tutto questo, infatti, non c’è nulla di male e bisogna soltanto “stare al gioco”!

Come creare il legame tra mamma e bambino

  • Il contatto fisico: abbiamo già parlato dell’importanza del contatto fisico con il neonato quando abbiamo spiegato il ruolo del massaggio neonatale nella creazione del bonding positivo. I bambini reagiscono al contatto con la pelle che risulta rilassante per i genitori, mentre promuove la crescita sana del bambino.
  • Contatto visivo: esso  fornisce una comunicazione significativa a distanza ravvicinata. E’ molto importante comunicare con lo sguardo con i bambini appena nati.
  • Gestione del pianto: non bisogna essere assolutamente spaventate dal loro pianto, in quanto per un neonato è vitale. Ci sono madri che entrano in panico quando sentono il loro bambino piangere, ma basterà ascoltare e imparare a decifrare i messaggi del pianto del bebè, per avere un bonding positivo anche nel caso di pianto. Spesso, anzi, sarà proprio tale legame che tranquillizzerà il bambino e gli comunicherà serenità.
  • Battito cardiaco: i bambini riconoscono il battito cardiaco della mamma che hanno ascoltato per tutto il tempo nella sua pancia. Quindi, per loro, avere la possibilità di riascoltarlo stando tra le braccia della propria mamma è tranquillizzante. Cercate voi il legame giusto; non spaventatevi, parlate al vostro bebè e non esagerate con coccole e allattamento al seno se non ne avete la possibilità: questa forzatura può essere controproducente, soprattutto per voi e di conseguenza anche per il bambino.
  • Parlare ai neonati: i bambini preferiscono le voci ai vocalizzi o a tipi di comunicazioni non naturali. Parlate normalmente perché anche solo ascoltando le conversazioni, loro si abituano agli ambienti e alla loro nuova vita promuovendo un bonding neonatale positivo.

Per iniziare a creare un buon legame con il vostro bebè non dovrete fare nulla di innaturale: cullando il bambino delicatamente, imparando il massaggio infantile e provando il modo giusto per alimentarlo state facendo già il massimo. L’allattamento al seno e l’allattamento artificiale sono entrambi validi poiché i bambini rispondono all’amore, alle cure e all’odore materno.

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