Adolescenti e gioco d’azzardo, cosa possono fare i genitori?

di cinziaR


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Recenti studi hanno rilevato dati preoccupanti sul fenomeno adolescenti e gioco d’azzardo.

Il gioco d’azzardo, infatti, può trasformarsi in una vera e propria dipendenza con risvolti negativi sulla vita del ragazzo coinvolto e su tutta la famiglia. Ma quali sono le cause alla base di questo comportamento e come possiamo riconoscere che si tratta di gioco d’azzardo patologico ed evitare che ragazzi cadano in questa pratica pericolosa? Ecco che cosa possono fare i genitori per evitare che adolescenti e gioco d’azzardo confluiscano in un grosso problema.

Gioco d’azzardo nei giovani

Per gioco d’azzardo (in inglese gambling) si intende una forma di intrattenimento in cui il giocatore scommette una certa quantità di denaro sul risultato di un evento dall’esito incerto, allo scopo di vincere premi messi in palio o denaro.

Il gioco d’azzardo è stato recentemente classificato come vera e propria dipendenza patologica poiché sono presenti in esso le tre componenti alla base di tutte le dipendenze ovvero: ossessività, impulsività e compulsione.

Purtroppo, anche in Italia, il gioco d’azzardo tra i ragazzi si sta diffondendo tra adolescenti e minorenni, con risvolti negativi. Cosa possono fare i genitori per accorgersi tempestivamente che il proprio figlio rischia di diventare un giocatore d’azzardo patologico? E quali sono ad oggi efficaci interventi di prevenzione per gli adolescenti e gioco d’azzardo?

I dati sul gioco d’azzardo tra i ragazzi

Nonostante in molti paesi il gioco d’azzardo sia vietato ai minorenni, nel corso degli ultimi anni si è purtroppo registrato un incremento di questo comportamento tra i giovani. In particolare, uno studio a cui hanno partecipato 40.000 ragazzi tra 15 e 19 anni ha rilevato che:

  • la percentuale di ragazzi che scommettono in gioco d’azzardo è aumentata dal 40% al 47%  nel 2008
  • i minori che giocano d’azzardo (saltuariamente o di frequente) corrispondono a circa il 43% dei minori italiani scolarizzati
  • la percentuale di giovani che gioca d’azzardo, anche ogni tanto, o in modo patologico è maggiore addirittura a quella di giocatori adulti.

Adolescenti e gioco d’azzardo: motivazioni alla base del fenomeno

Per quanto riguarda le motivazioni alla base del gioco d’azzardo tra adolescenti e ragazzi, pare che esse risiedano in una gamma di più fattori, individuali e ambientali. Ecco quali sono i fattori individuali implicati:

  • personalità e temperamento del ragazzo
  • genere, per cui i maschi sono più problematici delle femmine
  • tendenza all’impulsività e alla “sensation seeking” ovvero la tendenza diffusa nei giovani a ricercare sensazioni forti (da qui anche l’uso di alcol e droghe)
  • mancanza, seppur in qualche misura normale, di autocontrollo
  • errori cognitivi: si tratta di una tendenza, spesso diffusa nei ragazzi, di usare ragionamenti veloci ed economici (cosiddetti euristici). Il giocatore, in questo caso il ragazzo, si convince erroneamente che, ad esempio, dopo una serie di risultati “testa” nel lancio di una moneta, sia più probabile il risultato “croce”. Dalla comprensione errata del concetto di casualità può così derivare la convinzione che il gioco d’azzardo possa portare a vincere davvero.

Risultano invece essere fattori ambientali che concorrono al problema del gioco d’azzardo tra gli adolescenti:

  • la presenza di genitori o figure di riferimento che praticano il gioco d’azzardo patologico millantandolo davanti al ragazzo come una possibile reale forma di “vincita di denaro”
  • pubblicità sui mass-media (web, TV, radio) che diffondono la falsa convinzione che giocando si possa vincere più denaro.

Adolescenti e gioco d’azzardo: interventi efficaci di prevenzione

Per disinnescare il fenomeno del gioco d’azzardo tra i giovani, prima che diventi, come già in parte è, un serio problema sociale, sono stati messi a punto interventi efficaci di prevenzione, come ad esempio progetti scolastici contro il gioco d’azzardo e la nuova proposta di Legge per eliminare la pubblicità sul gioco d’azzardo, pubblicata nel Decreto Dignità del nuovo Governo.

Tale proposta mirerà a combattere tutto il gioco d’azzardo, compreso ovviamente quello giovanile, attraverso il divieto a fare pubblicità del gioco d’azzardo.

Cosa possono fare i genitori se il figlio pare avere un comportamento a rischio?

Ovviamente le vecchie regole sono sempre le più valide: combattere la noia con attività sane è il modo migliore per evitare che il ragazzo incappi in comportamenti sbagliati! Studio, sport, musica e attività extrascolastiche devono riempire le giornate di ragazzi e adolescenti, ma anche stimoli culturali come teatro, cinema e lettura devono essere dati proprio dai genitori.

Bisogna infatti ricordare che la tendenza al gioco d’azzardo patologico è oggi inversamente proporzionale alla scolarizzazione e livello culturale dei giovani, tanto che l’introito che lo Stato ne ottiene è stato definito da qualcuno proprio una “tassa sull’ignoranza”.

Quello che ancora possono fare i genitori davanti a un caso di gioco d’azzardo patologico del figlio è rivolgersi tempestivamente a specialisti quali psicologo, psicoterapeuta, psichiatra o counselor che possano intraprendere da subito terapie comportamentali idonee.

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