Hypnobirthing, tutto quello che c’è da sapere sul parto positivo

di cinziaR


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Anche in Italia si parla sempre più spesso di hypnobirthing, l’ipnoterapia natale. Si tratta di una pratica già molto conosciuta ed esercitata in diversi Paesi tra cui Francia, Inghilterra e Stati Uniti e della quale le mamme riferiscono essere sicura e molto utile per vivere con più serenità il parto. Ma vediamo nel dettaglio cos’è esattamente l’hypnobirthing e tutto quello che c’è da sapere sul parto positivo.

Anche se il nome potrebbe quasi far pensare a mamme in trans durante il parto, non si tratta di niente di tutto questo, anzi: l’hypnobirthing viene anche chiamato “parto positivo” proprio perchè si tratta di un parto meno doloroso e che pensa al benessere della donna.

In cosa consiste l’hypnobirthing, il cosiddetto “parto positivo”?

L‘ipnosi natale è una forma di meditazione profonda capace di indurre nel soggetto uno stato di completo rilassamento. Nel caso dell‘ipnoterapia natale si tratta di un’ipnosi leggera con cui la partoriente riesce a rilassarsi sia a livello muscolare che mentale. Con il rilassamento, la donna inizia a respirare nel modo più corretto, la percezione dei dolori diventa più lieve e soprattutto viene facilitata la produzione degli “ormoni buoni”, come l’ossitocina e l’endorfina, che mantengono bassi i livelli di adrenalina nel sangue.

Inoltre, grazie all’ipnoterapia, la partoriente può gestire al meglio tutte quelle ansie e paure legate al parto, che possono diventare in certi casi così forti da lasciare segni anche molto profondi sia alla madre che al bambino. A tale proposito basti pensare anche alla depressione post-parto come evento legato anche al trauma della sofferenza durante il parto.

Come dicevamo, l’hypnobirthing non porta ad uno stato di trans o incoscienza e durante il travaglio la donna rimane sempre capace di intendere e di volere e ha il pieno controllo di ciò che accade, mutando solo il suo approccio alla gravidanza.

Come si svolge il “parto positivo”?

La pratica dell‘ipnoterapia natale può essere autoindotta dalla donna (autoipnosi) oppure guidata e indotta da un operatore specializzato, quale lo Psicoterapeuta esperto di Ipnosi, che accompagna la partoriente facendo praticare esercizi di respirazione e rilassamento attraverso tecniche specifiche (lavori di immaginazione e non solo) prima e durante il parto.

In quanto sicuro e privo di alcuna controindicazione, l’hypnobirthing o ipnoterapia natale è adatta a qualsiasi partoriente, in particolare per le primipare. Si rivela essere una tecnica senz’altro utile anche per tutelare la salute psichica sia della mamma che del bambino in quanto, come già detto, non si fa altro che stimolare il rilassamento e quindi la produzione di ormoni positivi che rendono più semplice e tranquillo il parto, con effetti positivi anche sul bambino.

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