Montata lattea: cos’è, come stimolarla e quanto dura

di Elisa Malizia


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L’allattamento al seno, negli ultimi anni, divide molto le mamme e i medici; quello che è certo è che anche molte mamme vip stanno riscoprendo la voglia di allattare i loro bambini (anche in pubblico) e che non devono essere demonizzate in alcun modo quelle neomamme che non se la sentono di allattare oppure non producono abbastanza latte per il fabbisogno del neonato. In quest’ultimo caso, a volte, è solo questione di qualche giorno, fino alla comparsa della cosiddetta montata lattea: vediamo cos’è, come stimolarla e quanto dura.

Montata lattea: cos’è?

Con questo termine si intende la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie; si attiva circa dopo 3 giorni dal parto ma questa tempistica non è una regola: ecco perché la neomamma non dovrebbe allarmarsi e farsi prendere dall’ansia. Il seno si avvertirà più dolente, gonfio, con un aspetto più turgido e tirato. In alcuni casi la mamma ha già il latte vero e proprio, la maggior parte delle volte invece le ghiandole producono il cosiddetto “colostro”, una sostanza densa tra il giallo e l’arancione, ricca di zuccheri, anticorpi, vitamina A e proteine, poverissima di grassi, che aiuta il bambino a espellere le feci e le sostanze che possono causare l’ittero. È l’alimento perfetto per i primi giorni di vita, fino all’arrivo del latte propriamente detto, dall’inconfondibile colore e consistenza.

Montata lattea: come stimolarla?

La stimolazione della prolattina aiuta la comparsa della montata lattea e il metodo migliore per stimolarla resta attaccare il bimbo al seno materno. Se il piccolo non è prematuro e non ha bisogno dell’incubatrice, è importante che venga subito avvicinato alla mamma: questa è senza dubbio tra le azioni da compiere per poter allattare al meglio e in tutta serenità. Alcuni studi sono concordi nell’affermare che la produzione di prolattina sia più alta durante le ore notturne, per questo è buona norma, durante i primissimi giorni post parto, tenere vicino il bambino anche in quelle ore, per invogliarlo alla suzione che stimolerà la montata lattea. Anche bere molta acqua aiuta la mamma ad accelerare la montata lattea.

Montata lattea: quanto dura?

Così come la sua comparsa, anche la durata della montata lattea è variabile. Si va da un minimo di 12 ore fino a i 3 o 4 giorni; anche in questo caso è del tutto normale una variazioni di tempi da mamma a mamma, perfino nella stessa donna che ha già avuto gravidanze precedenti. Dopo l’avvio della montata lattea, passato il momento culminante del lavoro delle ghiandole mammarie, il seno tornerà ad essere meno gonfio, meno tirato, il dolore e la sensazione di inturgidimento scemeranno col passare dei giorni. Questo non significa che da quel momento, con un seno più sgonfio, la mamma non avrà più latte, anzi! Semplicemente l’organismo si è adattato alla nuova condizione e la mamma avrà tutto il latte necessario al suo bambino anche senza avere il seno dolorante!

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