Seggiolini auto e bambini: obbligo dei sensori anti abbandono, perché è una svolta importante

di cinziaR


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Oggi 7 novembre 2019 è entrato in vigore il Regolamento di attuazione dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada in materia
di dispositivi antiabbandono di bambini di età inferiore a quattro anni ossia l’obbligo di montare sull’autovettura un dispositivo anti-abbandono.

E il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti inoltre prevede attraverso un fondo nel Decreto Fiscale di sostenere le famiglie con un contributo di 30 euro per ogni sistema acquistato, oggetto di un prossimo decreto in cui saranno stabilite le modalità.

 

Le multe previste per chi non installa i dispositivi anti-abbandono vanno dagli 81 euro ai 326 euro (ridotte a 56 euro e 70 euro se si paga entro cinque giorni) e la perdita di 5 punti dalla patente.

 

La tragedia dei bambini dimenticati in auto

 

Negli ultimi anni, come sappiamo, i casi di bambini dimenticati in auto hanno anche sconvolto l’opinione pubblica, facendoci riflettere su un fenomeno che sembra davvero sfuggirci dalle mani.

I genitori che negli anni passati hanno dovuto subire questa tragedia, in qualche maniera “nuova nel suo genere”, non solo hanno visto la loro vita distrutta per sempre, insieme ai loro figli morti in macchina, ma, spesso, hanno dovuto fare i conti con una domanda: “tutto questo si poteva evitare?”.

Ed è questa la stessa domanda che si è posta il Legislatore, formulando una proposta di Legge che riguarda proprio l’obbligo di sensori anti abbandono da avere se si porta il seggiolino in auto.

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Mai più morti come Luca, la proposta di un papà

In particolare, a lanciare l’allarme e a chiedere di fare qualcosa di concreto per evitare queste tragedie familiari è stato in primis il papà di Luca Albanese, il bimbo di due anni morto a Piacenza perché dimenticato in auto per otto ore sotto il sole.

E proprio quel padre su Facebook, con il gruppo “Mai più morti come Luca”, aveva lanciato la proposta di Legge per rendere obbligatorio su tutti i veicoli un dispositivo sonoro che avverta il conducente che scende dall’abitacolo circa la presenza di altre persone in auto, in particolare di bambini sui seggiolini posteriori.

La proposta che aveva raccolto in poche ore migliaia di adesioni, vede oggi oltre sessantacinquemila firme in un appello per l’installazione di sensori anti abbandono per evitare queste tragedie legate proprio al possesso dei seggiolini in auto per bambini.

Polemiche e strumentalizzazioni politiche a parte, la proposta è stata trasformata in Legge. Il perché è semplice: non ci sono al momento altri modi per intervenire sul fenomeno e bloccarlo, anche perché esso è in crescita in buona parte del mondo, Europa e America in primis, dove l’introduzione dell’airbag ai posti anteriori dell’auto, obbliga a tenere il seggiolino dei bambini sul sedile posteriore, con l’aumento delle probabilità che il bimbo sul seggiolino possa essere dimenticato.

E questo non può più essere permesso. Anche perchè, non ce lo dimentichiamo, è stato proprio il seggiolino per bambini in auto a salvare la vita di molti sin da quando è divenuto obbligatorio.

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