riso orientale, Foto Pixabay
In Italia esistono ufficialmente 180 tipologie di riso diverse, nel mondo se ne coltivano ben 5000. Il riso è un alimento comunissimo nell’alimentazione di Paesi dalla cultura culinaria estremamente diversa, dal Messico alla Cina, dal Giappone all’Italia. Anche da noi si stanno diffondendo tipologie di riso un tempo sconosciute ma che ben si adattano a ricette nuove e molto gustose. Sulle nostre tavole è sempre più comune trovare tipi di riso orientale, ma quali sono i più buoni e come possiamo usarli in cucina? Ecco qualche dritta.
Riso nero
Detto anche “riso proibito” perché un tempo riservato solo all’imperatore della Cina, questo riso è oggi accessibile anche a noi comuni mortali, e per fortuna! Il primo riso nero in Italia è stato il cosiddetto riso Venere, prodotto tra la Sardegna e il Piemonte, perfetto sia come primo piatto, nella preparazione dei risotti, sia per un contorno scenografico e saporito. Il riso nero è ottimo per accompagnare pesce e crostacei o per risotti di mare.
Riso Basmati
Molto usato ormai anche da noi, il riso basmati è il re della cucina orientale. Ne esistono 14 specie e anche in Italia vengono ormai coltivate alcune varianti, anche se i Paesi che ne producono di più sono Pakistan e India. Viene generalmente cotto al vapore o per assorbimento (tre tazze di acqua per ogni tazza di riso) e si usa come contorno per accompagnare carni bianche, pesce e verdure. Per i primi piatti, il basmati si presta ai tipici risotti orientali (alla cantonese, al curry eccetera) e, poiché i chicchi affusolati restano ben separati, possiamo usarlo anche per preparare le nostre tipiche insalate di riso: in questo caso possiamo cuocerlo come siamo abituati, ovvero in molta acqua salata portata a bollore. È solitamente ricco di amido, dunque dà il meglio di sé se passato sotto l’acqua fredda prima della cottura e, tra le varietà di riso orientale, è quella con l’indice glicemico più basso, dunque più adatto alle diete.
Riso Thaibonnet
Il riso thai viene usato come contorno, per via del suo sapore delicato, oppure condito con un goccio di olio d’oliva e una spolverata di parmigiano. Per cuocerlo basta versarlo in poca acqua salata e lasciarlo sul fuoco per una decina di minuti. Si presta bene alla preparazione di risotti mantecati e per le ricette di riso orientali.
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