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Bonus Donne 2023: che cos’è e come richiederlo

Tutti i datori di lavoro che hanno assunto nel 2021, nel 2022 o decideranno di assumere nel 2023 donne lavoratrici svantaggiate potranno usufruire del cosiddetto “Bonus Donna”, uno sgravio contributivo al 100% pensato per favorire l’occupazione femminile.

Vediamo insieme di che si tratta.

Cosa prevede il Bonus Donne 2023

Il bonus donne 2023 sarà applicato alle assunzioni di donne, effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, con contratto a tempo determinato, indeterminato, anche part-time e in somministrazione, in quei settori in cui la disparità di genere sia superiore al 25%, nella misura del 100% e per un importo massimo pari a 6.000 euro annui.

L’agevolazione potrà essere richiesta per le donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi; donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Quanto dura il bonus

L’esonero contributivo avrà una durata di 12 mesi per contratti a tempo determinato, 18 per quelli a tempo indeterminato. In caso di maternità l’agevolazione potrà essere momentaneamente sospesa.

I settori e le professioni in cui sarà possibile applicare l’esonero

Il decreto interministeriale n. 327 del 16 novembre 2022 ha definito gli ambiti di applicazione di questo bonus per il 2023, ovvero quei settori in cui è più alto il gender gap, in base alle elaborazioni effettuate dall’ISTAT in relazione al tasso di disparità medio del 2021.

I settori interessati saranno quelli dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi. Come si legge nel decreto si tratta di aree in cui emerge una forte disparità di genere, nello specifico superiore al 25% (il settore costruzioni in Italia arriva all’82%).

Per quanto riguarda le professioni il divario più elevato si registra tra gli ufficiali delle forze armate (96,5 per cento) e nei lavori che prevedono la conduzione di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento (95,7 per cento).

Come richiedere il bonus

Sarà il datore di lavoro a dovere presentare all’INPS la richiesta di esonero, compilando il modulo “92-2012”, messo a disposizione dall’Istituto Previdenziale.

LEGGI ANCHE: Bonus patente fino a 2.500 euro: come funziona?

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