Violenza domestica.
Un messaggio su WhatsApp con un segnale inequivocabile: un pollice all’insù. Un messaggio che comunicava che la donna stava nuovamente subendo violenze da parte del suo compagno ed era in pericolo.
Questo era il “patto” tra due amiche. Così, quando il messaggio WhatsApp con l’emoticon specifica è arrivato, la donna ha immediatamente chiamato i carabinieri. Questo fatto è accaduto a Casamicciola Terme, dove l’uomo è stato arrestato anche grazie all’aiuto della sua figlia di 12 anni, che ha cercato di difendere la mamma e ha raccontato ai carabinieri ciò che stava accadendo.
Dopo la segnalazione dell’amica, i militari si sono recati alla casa della vittima, una donna di circa 50 anni, e l’hanno trovata in lacrime, con un livido sull’occhio destro. Ai militari ha detto che tutto andava bene, ma la sua bambina di 12 anni è intervenuta dicendo: “Arrestate papà perché picchia mamma”.
È così che i militari hanno capito che l’uomo era ancora in casa; infatti, lo hanno sorpreso sul retro mentre cercava di fuggire. La storia di Casamicciola è una storia di violenze che sono durate anni, fino a ieri: due pugni alle tempie e uno sull’occhio. La bambina era presente al punto da mettersi tra i due durante l’aggressione per difendere sua madre.
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