Chiara Petrolini e l’ex fidanzato Samuel si sono rivisti dopo mesi, durante un’udienza presso il tribunale civile di Parma. Entrambi hanno partecipato alla procedura che ha portato al riconoscimento e all’attribuzione di un nome ai due neonati, sepolti nel giardino della casa di Vignale e riesumati tra agosto e settembre. I bambini, nati al termine di due gravidanze nascoste da Chiara alla famiglia e al compagno, si chiameranno Angelo Federico e Domenico Matteo, portando il cognome del padre.
La giovane madre, appena 21enne, è accusata dalla Procura di Parma di aver ucciso i neonati subito dopo il parto. Attualmente agli arresti domiciliari, Chiara si trova nella villetta di famiglia in via Baietta, luogo dove si sarebbero consumati i tragici eventi. Il prossimo 25 febbraio, la Cassazione deciderà se confermare la misura detentiva in casa o ordinare il trasferimento in carcere, come stabilito dal Tribunale del Riesame. L’avvocato difensore della ragazza, Nicola Tria, continua a sostenere la necessità di mantenere la misura attuale, vista la delicatezza della situazione.
Il primo neonato, Angelo Federico, è stato ritrovato il 9 agosto 2023, due giorni dopo il parto avvenuto di notte, mentre Chiara si trovava già in viaggio con la famiglia verso New York. Secondo l’autopsia, il bambino sarebbe nato vivo e sarebbe deceduto per dissanguamento in seguito al taglio del cordone ombelicale da parte della madre.
Il secondo neonato, Domenico Matteo, è stato scoperto successivamente grazie al ritrovamento di resti ossei nel giardino della villetta. Partorito il 12 maggio 2023, non è stato possibile stabilire con certezza se fosse nato vivo. Tuttavia, alcune evidenze medico-legali suggeriscono questa possibilità, che sarà oggetto di dibattimento nel corso del processo.
La procedura di riconoscimento anagrafico è stata attivata dalla Procura di Parma, unica autorità competente in questi casi. Come spiegato dall’avvocata Monica Moschioni, che rappresenta Samuel, il procedimento si è svolto davanti alla sezione di volontaria giurisdizione del tribunale civile. “La Procura ha chiesto l’attivazione di un procedimento civile per la formazione di atti di nascita e di morte, invitando i genitori biologici a manifestare la volontà di riconoscere i bambini e attribuire loro un nome”, ha dichiarato Moschioni.
Samuel ha confermato la volontà di riconoscere i figli e ha scelto i nomi già da tempo decisi. Il tribunale ha quindi emesso un provvedimento per il Comune di Traversetolo, ordinando la registrazione degli atti di stato civile. “Appena avremo il nulla osta, procederemo con il funerale”, ha aggiunto l’avvocata, sottolineando che il padre desidera affrontare questo momento doloroso con tranquillità.
Chiara Petrolini è tornata nella villetta bifamiliare di Vignale, ora dissequestrata, dove vive con i genitori. Questo rientro, autorizzato dal giudice per le indagini preliminari, ha attirato l’attenzione dei media, con giornalisti e telecamere che presidiano la zona. La Gazzetta di Parma ha pubblicato una foto della ragazza sul balcone della casa, mentre fumava una sigaretta, a pochi metri dal luogo dove sono stati ritrovati i corpi dei suoi figli.
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