Attualità

L’insalata in busta sparirà dai supermercati? Arriva la stretta UE sulle confezioni sotto 1,5 kg

La nuova direttiva UE sugli imballaggi potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di fare la spesa, cancellando dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini delle fragole e tutte le confezioni monouso.

A dare l’allarme è stata la stessa Coldiretti, intervenuta domenica scorsa all’inaugurazione di Tuttofood, la fiera agroalimentare che si tiene proprio in questi giorni a Milano.

Cosa prevede la direttiva UE

La bozza della nuova direttiva presentata dalla Commissione Europea prevede che siano abbandonate tutte le confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, così da combattere gli sprechi.

La notizia ha però fatto sorgere una serie di nuovi timori legati al rischio igienico-sanitario e al possibile aumento dei costi sia per i consumatori, che per i produttori.

Le insalate in busta e la frutta confezionata saranno le prime a sparire, prodotti che oggi sono entrati nell’uso comune degli italiani, che amano sempre di più la frutta già lavata e tagliata.

A rischio anche le bottiglie di vino formato magnum

Potrebbero però esserci anche effetti sul settore del vino. Per come è formulata oggi la direttiva si arriverebbe a una standardizzazione delle bottiglie e alla riduzione del loro peso, cancellando così per sempre il formato magnum.

Dal primo gennaio 2030, inoltre, il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato dovrà inoltre utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso (soglia che dovrà salire al 25% e dal primo gennaio 2040). Per i vini ci sarà una soglia del 5% a partire dal primo gennaio 2030 (15% entro il primo gennaio 2040).

Come spiega Coldiretti il regolamento proposto, a fronte di una maggiore sostenibilità, rischia però di danneggiare due dei settori strategici del Made in Italy. Occorre pertanto correggere l’attuale proposta, eliminando i divieti per le confezioni monouso di frutta e verdura sotto 1,5 chili e ricalibrare le misure per il settore vinicolo, così da non compromettere la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte del consumatore finale.  

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