Social influencer cade dal 7° piano e muore: quell’ultimo video pubblicato poche ore prima

Può un messaggio criptico pubblicato sui social poche ore prima raccontare il peso invisibile di una vita? La risposta, oggi, resta sospesa tra dolore e domande aperte. A Oradea, in Romania, la morte improvvisa di una giovane influencer e fotografa legata al calcio locale ha scosso tifosi, colleghi e follower. La notizia è emersa dopo che la ragazza è precipitata dal settimo piano dell’appartamento che aveva affittato in città.

Si chiamava Mălina Maria Guler, aveva 27 anni ed era diventata negli ultimi anni un volto noto per chi segue il calcio locale e la vita culturale di Oradea. La sua passione per il pallone, unita a un talento riconosciuto per la fotografia, l’aveva portata a raccontare partite, eventi e concerti a una community di oltre 31.000 follower su Instagram.

La polizia rumena ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze della caduta. Al momento non vengono esclusi legami con i problemi di salute che la giovane stava affrontando. Intanto, il mondo del calcio locale e dei social media piange una figura considerata discreta, professionale e profondamente legata alla sua città.

Prima di entrare nel dettaglio di quanto accaduto, è necessario ricostruire il profilo di Mălina Maria Guler, il suo percorso e il contesto umano e professionale in cui si è consumata questa tragedia.

Una passione nata sugli spalti e cresciuta dietro l’obiettivo

Mălina Maria Guler era una grande tifosa della squadra della sua città, l’FC Bihor Oradea. Per anni aveva seguito da vicino quasi tutte le partite casalinghe, vivendo lo stadio non solo come luogo di tifo ma come spazio di racconto.

Con il tempo, quella passione si è trasformata in un ruolo attivo. Guler ha iniziato a lavorare come fotografa e content creator, documentando i momenti più significativi delle stagioni sportive della squadra: le vittorie, le sconfitte, le emozioni sugli spalti e i dettagli spesso invisibili delle giornate di campionato.

Il suo stile era diretto e umano. Niente effetti forzati, ma immagini capaci di trasmettere l’atmosfera di una partita di provincia vissuta con intensità. Questo approccio le ha permesso di costruire credibilità non solo tra i tifosi ma anche all’interno dell’ambiente sportivo locale.

Dallo stadio alla città: una influencer culturale a tutto campo

Il calcio non era l’unico ambito raccontato da Mălina Maria Guler. Sui suoi canali social trovavano spazio anche concerti, manifestazioni pubbliche ed eventi culturali organizzati a Oradea.

Tra questi, serate musicali e performance live in piazza, spesso seguite da centinaia di persone. Il suo profilo Instagram era diventato un punto di riferimento per chi voleva restare aggiornato sulla vita della città, con uno sguardo giovane e partecipe.

Poche ore prima della sua morte, Guler aveva pubblicato un video che la ritraeva durante un concerto in una piazza pubblica, mentre si esibiva il rapper Cabron. Un contenuto apparentemente in linea con il suo lavoro abituale, ma accompagnato da parole che oggi assumono un significato più profondo.

Nel video si sentiva il verso: “Dammi tempo, Dio, almeno una stagione…”. Un frammento lirico che ora viene riletto alla luce della tragedia, pur senza che vi siano conferme ufficiali su un suo reale valore premonitore.

Il silenzio improvviso e le preoccupazioni di chi la conosceva

Negli ultimi tempi, però, qualcosa era cambiato. Colleghi, amici e tifosi avevano notato una sua presenza sempre più rara alle partite del FC Bihor Oradea. Un’assenza insolita per chi era sempre stata costante e affidabile nel seguire la squadra.

Secondo quanto riferito da persone a lei vicine, Mălina Maria Guler appariva sopraffatta da problemi personali. In particolare, il padre era gravemente malato e lei stessa stava affrontando una forma di tumore.

Queste difficoltà, raccontano gli amici, avevano avuto un forte impatto emotivo sulla giovane, che nonostante tutto continuava a lavorare e a condividere contenuti sui social, senza mai esporsi apertamente sulle sue condizioni.

La caduta dal settimo piano e l’avvio delle indagini

La tragedia si è consumata nell’appartamento che la giovane aveva affittato a Oradea, città in cui ha sede anche il FC Bihor. Secondo le prime ricostruzioni, Mălina Maria Guler è precipitata dal settimo piano dell’edificio, perdendo la vita sul colpo.

Le autorità hanno immediatamente avviato un’indagine per chiarire le cause della caduta. Al momento, la polizia sta valutando se i problemi di salute possano aver avuto un ruolo determinante nella tragedia.

Non sono stati diffusi ulteriori dettagli ufficiali, e gli investigatori mantengono il massimo riserbo, nel rispetto della famiglia e delle persone coinvolte.

Il ricordo del FC Bihor Oradea

La notizia della morte di Mălina Maria Guler ha colpito profondamente anche la società calcistica con cui aveva collaborato. Il FC Bihor Oradea ha diffuso una dichiarazione ufficiale per ricordare il contributo della giovane durante una stagione particolarmente significativa per il club.

“Mălina è stata con il club nella stagione 2023-2024, una stagione in cui abbiamo ottenuto la promozione in seconda divisione, contribuendo con professionalità e dedizione a catturare momenti e le emozioni di questo percorso sportivo. Inviamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia in lutto, ai suoi cari e a tutti coloro che la conoscevano”.

Il peso invisibile della vita pubblica sui social

Il caso di Mălina Maria Guler riporta l’attenzione su un tema spesso sottovalutato: la distanza tra ciò che viene mostrato sui social e la realtà personale di chi crea contenuti.

Anche nelle ore precedenti alla morte, la giovane continuava a condividere immagini di concerti e momenti pubblici. Nulla lasciava intuire apertamente il peso delle difficoltà che stava affrontando.

Un contrasto che molti follower hanno notato solo dopo, rileggendo i suoi ultimi post con uno sguardo diverso.