Taormina: arte, teatro e sapori

di francesca


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Prima i greci, poi i romani; e a seguire bizantini, normanni, arabi, ma anche francesi e spagnoli. Taormina ha nel suo DNA una vocazione internazionale e i turisti di oggi non fanno che seguire le orme di coloro che sono passati di qui nel passato. Tutti i popoli che si sono succeduti in questo angolo di Sicilia hanno lasciato un’impronta, un’influenza, che ritrovi nel cibo e nell’aria. Nessuna meraviglia, quindi, che Taormina sia oggi un angolo speciale, da visitare in qualunque stagione.

Imprescindibile una visita al Teatro Greco di Taormina, secondo per dimensione dopo quello di Siracusa. Scavato nella roccia e con l’Etna come sfondo, d’estate diventa palcoscenico di concerti e spettacoli (www.taormina-arte.com). Scegli una delle guide che stazionano all’ingresso se vuoi sapere qualcosa di più del teatro o girella a piacimento se preferisci muoverti in autonomia. Uscita dal teatro ti imbatti nelle bancarelle e nei negozietti che caratterizzano la città. Molti vendono solo paccottiglia turistica, ma in mezzo a tanti souvenir puoi trovare le bellissime ceramiche dipinte tipiche della zona e gioielli in corallo.

Non perderti una passeggiata sull’Etna. Le atmosfere lunari, la miriade di crateri da attraversare, la polvere nera che avvolge in paesaggio rendono la passeggiata un momento indimenticabile. Ideale, tra l’altro, quando le temperature sul mare si fanno torride: l’Etna arriva a 3300 metri ed è ancora attivo. Non ci si può spingere fino al cratere principale – dal quale spesso escono fumo e lava – ma si può affacciarsi ai tantissimi crateri (oltre 200) che si sono creati nel corso dei secoli.

Una volta tornata “a terra” ci vuole un bagno rinfrescante nelle acque dello Ionio. La Spiaggia Isola Bella, di fronte all’omonima isola, è considerata una delle più belle. Ma altrettanto famosa, anche se forse un po’ affollata, è Giardini Naxos.

E un piacevole intermezzo “cittadino” può essere una sosta al mercato del pesce di Catania, prima di un pranzo a base di pasta alla Norma e pescato del giorno da concludere con una granita alla mandorla. A due passi dal mercato si trova Palazzo Biscari (Castello Via Museo Biscari 10, tel 095 7152508, www.palazzobiscari.com), dove il principe Biscari in persona conduce in giro per le stanze raccontando la storia della famiglia.

Di ritorno verso Taormina si vede un pezzo di Sicilia che non c’è più: l’Opera dei Pupi di Turi Grasso ad Acireale (Via Nazionale per Catania, 195, info@operadeipupi.com) racconta di un mondo di cavalieri senza macchia e senza paura che combattono per il cuore della loro bella.

 

Daniela de Rosa, giornalista professionista, vive a Londra. Ha lavorato per Il Giornale di Montanelli, D la Repubblica delle Donne, Anna, Elle, Donna Moderna, Il Diario, Dove, Carnet, Airone, Belleuropa. Ha scritto e condotto trasmissioni radiofoniche su Rai RadioDue. Nel 2000 ha ideato e tuttora dirige www.permesola.com. Ha pubblicato Venezia Women-friendly, la prima di una serie di guide di viaggio pensate per un pubblico femminile.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria