Sonnolenza post-pranzo, come evitare di addormentarsi in ufficio senza ricorrere al caffè

di Claudia Scorza


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Una delle abitudini più diffuse per combattere la stanchezza dopo pranzo è quella di bere caffè in abbondanza, con i conseguenti rischi che la caffeina porta con sè, come la dipendenza e la difficoltà a diminuirne l’assunzione. Nonostante la caffeina sia famosa per le sue proprietà stimolanti ed eccitanti, è importante tenere in mente che il suo effetto diminuisce con l’aumento di assunzione costringendoci ad aumentarne sempre più le dosi. Esistono, tuttavia, delle alternative al caffè per rimanere svegli capaci di ridurre la sonnolenza post-pranzo e ridare lucidità e vitalità a tutta la giornata.

Un rimedio molto efficace per non accumulare sonno ed evitare il caffè è quello di riposare molto bene ogni notte della settimana, dormendo un buon numero di ore e cercando di andare a letto più o meno sempre alla stessa ora. Così facendo, il ciclo del sonno sarà molto regolare e i momenti di affaticamento e sonnolenza diminuiranno notevolmente. Non dormire abbastanza e la mancanza di una giusta quantità e qualità di ore di sonno può avere effetti negativi sia sul processo digestivo che avviene dopo pranzo sia sul livello di energia che sentirete di avere in corpo.

Un elemento importante da tenere bene in considerazione è quello di prestare attenzione a quello che mangiate. Quello che viene ingerito a pranzo influisce sul livello di energia per affrontare il pomeriggio e per questo è importante non ridurre al minimo la quantità di energia a disposizione. Per esempio, cibi ad alto contenuto di zucchero e farine raffinate causano sonnolenza, mentre alimenti naturali e non confezionati sono in grado di dare maggior energia riducendo la sensazione di sonno. In linea di massima, meglio scegliere verdure a basso contenuto di carboidrati e alimenti poco grassi, privilegiando cibi ad alto contenuto proteico.

Durante la pausa pranzo è meglio evitare l’alcool, visti gli effetti sedativi che ha sul nostro corpo: anche un solo bicchiere potrebbe affaticarvi per tutto il pomeriggio, rendendovi la giornata lavorativa veramente difficile. Proprio per questo si consiglia di bere molta acqua perchè, spesso, sonnolenza e spossatezza possono essere causate dalla disidratazione del nostro organismo.

Un’altra soluzione possibile è quella di fare una passeggiata subito dopo pranzo e usare le scale al posto dell’ascensore per sgranchire le gambe e ritrovare quella freschezza fisica e mentale in grado di migliorare la concentrazione al lavoro e ridurre lo stress. Per aumentare la sensazione di vitalità e benessere, aiutatevi ascoltando un po’ di musica. La musica, infatti, ha il grande pregio di migliorare l’umore e di farvi evadere dalla realtà, diventando una grande fonte di energia capace di risvegliarvi dal senso di intorpidimento.

Si consiglia, a coloro che hanno la fortuna di avere una pausa pranzo piuttosto lunga, di fare un sonnellino di 15-20 minuti dopo pranzo capace di ristorare le energie e di permettere di affrontare il pomeriggio in modo molto produttivo e positivo. Infine, potete ricorrere anche ai benefici dell’aromaterapia, annusando profumi capaci di stimolare la mente. Ad esempio potete provare gli oli essenziali al limone o al pepe nero, due stimolanti mentali ed energetici fisici che possono darci lo sprint mentale necessario per sconfiggere una crisi di sonno post-pranzo.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Il bicarbonato è un ingrediente molto versatile utilizzato non solo per digerire, ma anche come dentifricio, alleato di bellezza per rendere luminosi i capelli, come scrub per il viso e la pelle, per il trattamento dell’acne e come detergente naturale. Nonostante i suoi molteplici usi e gli effetti benefici per la salute, bisogna stare molto […]

Il tumore al colon è senza dubbio uno dei tumori più insidiosi, noto per la sua natura subdola e la sua inclinazione a manifestarsi in tarda età, anche se sta cominciando a destare preoccupazioni anche tra i giovani. In base ai dati forniti dall’AIRC questo tumore rappresenta il 10% dei tumori diagnosticati a livello globale, […]