Lavoro al femminile: come aprire un’insalateria

di Elisa Malizia


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Aprire una piccola azienda in proprio è il sogno di molti ma, al momento, sembra un’impresa impossibile. In realtà, bisognerebbe comprendere quale tipo di attività potrebbe dare migliori frutti, in base alla richiesta o al fascino che esercita sul pubblico. Da qualche anno, le diete vegetariane e vegane hanno conquistato molti consensi e, spesso, seguire questi regimi alimentari nei locali pubblici è complicato. Inoltre, sempre più persone prestano attenzione a quello che mangiano e puntano ad un’alimentazione più sana e salutare.

Per questo, aprire un’insalateria potrebbe essere una buona idea di “impresa al femminile“, soprattutto nei centri maggiori e in zone frequentate da turisti, studenti e lavoratori. Questi ultimi, infatti, si rimpinzano di panini o cibi ben poco gustosi propinati dalle mense aziendali, quindi gradirebbero senz’altro qualche pasto a base di insalate gustose e sazianti, adatte a chi mangia fuori casa. Un’insalateria avrà il compito di presentare questo piatto in modo originale, adatto a tutti i palati, quindi se avete già talento in cucina e sperimentate spesso insalate di ogni tipo, siete già un passo avanti.

Aprire un’attività del genere, ovviamente, comporta dover trovare un locale adatto, in base al tipo di insalateria che volete gestire. Potete scegliere una sorta di “fast service”, ovvero un luogo dove acquistare l’insalata e che andrà consumata altrove. Se, invece, pensate a qualcosa di più classico, con tavoli e camerieri, allora dovrete puntare ad un locale più ampio. L’arredamento, in ogni caso, è fondamentale: spesso i colori che si scelgono identificano l’attività stessa, quindi optate per i toni vivaci e uno stile moderno ma comodo. Dovrete munirvi, poi, di congelatori e frigoriferi per la conservazione dei cibi, con tutti i costi di mantenimento e di energia connessi a questo. Un’insalateria davvero accattivante permette al cliente di condire la propria insalata con gli ingredienti che preferisce: chi non è vegetariano potrebbe apprezzare un’insalata di pollo o di tonno, altri potrebbero gradire salse fresche e particolari. Inoltre, aggiungere anche altri piatti, come insalate di riso e macedonia, permetterà all’insalateria di fornire un pasto completo, idea che piacerà molto ai clienti. Fondamentale, prima di fare qualsiasi cosa, è aprire una partita IVA e ottenere tutte le certificazioni previste dalla ASL del comune che avete scelto.

Se tutti questi passaggi vi sembrano troppo complicati e onerosi, c’è sempre la strada dell’insalateria in franchising. Catene come la G&Go accettano affiliati motivati e disposti ad un minimo investimento iniziale. Avere un marchio che ci segue passo passo e aiuta ad orientarci grazie ad obiettivi aziendali prefissati; infatti,  è un modo più semplice e sicuro per entrare nel mondo degli affari, soprattutto se non si hanno esperienze di attività in proprio.

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