Riscatto della laurea, come funziona e quanto costa

di Elisa Malizia


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Per molti giovani poter accumulare contributi a fini pensionistici è sempre più un miraggio, per questo molti decidono di riscattare gli anni degli studi universitari, al fine di creare un piccolo cumulo di anni che forse, in futuro, potrà essere utile per andare in pensione. Da anni alcuni parlamentari propongono di rendere gratuito il riscatto della laurea ma, di fatto, è ancora a pagamento e le cifre sono tutt’altro che abbordabili: scopriamo dunque come riscattare la laurea, quanto costa e come funziona l’iter.

Riscatto della laurea: come funziona?

Per poter accedere al riscatto della laurea bisogna presentare domanda presso l’Inps, da inoltrare online attraverso il sito dell’ente. Possono accedere al riscatto della laurea:

  • chi ha conseguito un diploma di laurea, sia quadriennali prima della riforma, sia triennali e specialistiche post riforma del 1999
  • chi ha conseguito una laurea specialistica con corsi di durata non inferiore ai 2 anni
  • chi ha conseguito alcune tipologie di dottorato di ricerca
  • chi ha conseguito determinati diplomi presso istituti artistici o musicali

È importante sottolineare che è possibile riscattare solo ed esclusivamente gli anni in corso, dunque solo la durata legale dei corsi di laurea in oggetto. Inoltre, quegli anni da riscattare non devono essere coperti da nessun altro tipo di reddito, l’ex studente cioè non deve aver versato contributi previdenziali di nessuna natura negli anni di studi che vuole riscattare. Riscattare la laurea permette non solo di aggiungere anni di contributi, ma anche di aumentare il montante previdenziale, dunque permetterà di avere un assegno pensionistico più alto.

Riscatto della laurea: costi

Lo anticipiamo: il riscatto degli anni universitari a fini pensionistici è estremamente costoso, seppur legato al reddito, tanto che perfino l’Inps invita i laureati a fare subito domanda, prima di trovare un lavoro ben retribuito, per non incorrere in cifre davvero esagerate. Nonostante da anni si parli di rendere gratuito questo riscatto, almeno per i nati dal 1980 in poi, di fatto un ex studente under 35 che oggi percepisce 2.000 euro di stipendio si ritroverà a pagare 8.300 euro per ogni singolo anno universitario da riscattare. Una cifra davvero importante, che aumenterà col passare degli anni e con l’aumento non solo dell’età ma anche (si spera) della retribuzione mensile. Sul sito dell’Inps è possibile fare delle simulazioni per capire a quanto ammonta l’importo da corrispondere e, una volta inoltrata la domanda, potete comunque cambiare idea non versando la prima rata o revocando la stessa informando l’ente. L’Inps a quel punto archivierà la vostra domanda ma potrete ripresentarla in qualsiasi momento.

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