Dieta emotiva ed emozionale: la risposta della nutraceutica

di Cinzia Rampino


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Mangiare alcuni cibi sani ci fa stare bene, produce una migliore qualità della vita e, di conseguenza, della nostra forma fisica. Insomma, l’ideale è “Mens sana in corpore sano“.

E’ ciò che sostiene la nuova branca delle scienze nutrizionali, ovvero la Nutraceutica, secondo la quale ogni cibo può essere un farmaco naturale, e alcuni cibi specifici lo sono decisamente di più.

La dieta emotiva e/o emozionale, inoltre, ritiene, con il supporto dei dati delle Neuroscienze, che una corretta dieta delle emozioni fondamentali, quindi una corretta gestione di rabbia, ansia, paura, tristezza e anche gioia, migliorino la qualità della nostra vita globale.

E’ già stato ampiamente dimostrato ad esempio che alcune forme di bulimia e anoressia nervosa come forme di fame nervosa sono una risposta allo stress e alla gestione emotiva dell’ansia.

Viceversa, alcuni cibi spazzatura e l’abuso di zuccheri sono veleni per il corpo e per la psiche che, di conseguenza, manda segnali negativi anche al corpo il quale, per dirla in termini oramai consueti, somatizza.

E’ questo il motivo, infatti, per cui, proprio le Neuroscienze, in associazione con la Nutraceutica, consigliano di badare alla dieta quotidiana di emozioni e cibo, esattamente nello stesso modo in cui assumeremmo dei farmaci per curare la nostra ansia e la nostra obesità/magrezza.

Che fare dunque per stare meglio?

Una risposta interessante viene dalla meditazione che permette di raggiungere livelli di serenità emotiva tali per cui anche il corpo migliora e alcune malattie psicosomatiche si attenuano.

Per ritrovare il proprio equilibrio emotivo, in particolare, è necessario ripristinare uno stile di vita sano che si basi su:

  • una normale sequenza di sonno e veglia
  • regolare attività fisica, in modo da produrre endorfine, delle sostanze naturali in grado di migliorare l’umore e contrastare lo stress.

Uno dei punti forti della dieta emotiva è quello di consumare degli alimenti in grado di innalzare i livelli di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, nel sangue, e quindi consumare frutta, verdura, ma anche noci e burro di arachidi, e poi carboidrati, come pane, pasta e cereali, soprattutto nella versione integrale e senza condimenti eccessivi.

Sì anche al pesce in abbondanza, le carni bianche, formaggi freschi e yogurt; la carne rossa è preferibile consumarla una sola volta a settimana. La dieta emotiva sfrutta anche le proprietà di molte erbe curative, proposte sotto forma di tisane calmanti e rilassanti, come la rhodiola rosea, la passiflora e il biancospino.

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