Reverse diet, cos’è e come impostarla

di Elisa Malizia


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Con l’arrivo dell’autunno facciamo tutti dei propositi e, tra questi, c’è anche rimettersi in forma. Avere un piano alimentare adeguato e personalizzato e fare attività fisica costante sono alla base di una forma fisica ottimale e di un organismo in piena salute, ma a volte abbiamo bisogno di dare una spintarella ad un metabolismo pigro e addormentato, iniziando una dieta particolare. Un regime che ha molto successo tra i cultori di body building è la cosiddetta Reverse Diet, un piano alimentare che aiuta a superare quella fase di stallo che a volte si presenta anche in persone che mangiano adeguatamente e si allenano con costanza: vediamo cos’è la Reverse Diet e come impostarla.

Reverse Diet: cos’è?

La “dieta inversa” è chiamata in questo modo perché, di fatto, si mangia di più man mano che passano le settimane. È stata studiata, come detto, per i body builder professionisti che nel periodo delle competizioni calano drasticamente il loro apporto calorico, dunque devono riprendere gradualmente la normale assunzione di cibo per evitare di ingrassare. Questa modalità di dieta prevede l’aumento graduale delle calorie, di settimana in settimana, facendo svanire quell’idea di dieta dimagrante classica che frena molte persone.

Reverse Diet: come impostarla?

Per impostare la Reverse Diet occorre calcolare il cosiddetto TDEE (Total Daily Energy Expenditure), ovvero il proprio preciso fabbisogno calorico giornaliero, in base al peso, all’altezza, all’età e all’attività fisica media settimanale che si svolge. Inoltre è importante anche conoscere quanta massa magra abbiamo e per fare questo calcolo occorrono degli strumenti specifici: i migliori nutrizionisti oppure i medici dello sport solitamente effettuano questi calcoli. Vanno poi calcolati i grammi di proteine, carboidrati e grassi da consumare giornalmente, e questo può essere fatto solo dopo aver calcolato la massa magra e il TDEE. Per poter funzionare, la Reverse Diet non può prescindere da questi dati. Questo regime può essere a breve termine, come accade appunti per alcuni sportivi, o a lungo termine, per chi non pratica sport a livello agonistico ma vuole mangiare in modo adeguato al proprio fisico, senza più l’assillo della dieta specifica e monotona.

Reverse Diet: i vantaggi

La Reverse Diet presenta alcuni vantaggi:

  • sveglia un metabolismo lento
  • elimina l’assillo della dieta standard
  • rispetto alle solite diete, dona maggiori energie
  • si mangia di più rispetto alle diete standard, ma con metodo e criterio in base a quello che il nostro corpo chiede
  • preserva la massa magra e aiuta a smaltire la massa grassa

Ovviamente non tutti gli organismi reagiscono allo stesso modo: c’è chi perde peso e centimetri in breve tempo, chi impiega un po’ di più, chi si ritrova in fase di stallo e chi prende 3 o 4 kg. Il peso, in queste diete, è un dato relativo: se avete dato una scossa al metabolismo e bruciate centimetri, mettendo su massa magra, avere 3 kg in più è ininfluente. Essendo però una dieta che possiamo seguire per anni e che necessita di calcoli particolari, è bene chiedere ad un nutrizionista esperto e, soprattutto, aggiornato, che potrà stilare il primo piano alimentare di Reverse Diet adatto a voi. Inutile prendere in prestito quello di un amico o scaricare diete da internet: la dieta inversa è una dieta personalissima e deve essere calibrata completamente su di voi!

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