Denti puliti e sani: come lavarli e spazzolarli correttamente

di Cinzia Rampino


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I denti puliti sono quasi sempre sinonimo di denti sani. Ma che cosa bisogna fare per mantenere un adeguato livello di igiene orale?

Ecco poche e schematiche regole:

  • lavare i denti almeno due volte al giorno (alla mattina dopo colazione e alla sera prima di coricarsi. La presenza di una terza seduta di igiene orale dopo pranzo sarebbe auspicabile).  Nel caso vengano assunti cibi o bevande particolarmente acide (ad esempio bibite gassate e zuccherate, spremute di agrumi etc, è consigliabile sciacquare la bocca con acqua e non spazzolare i denti per almeno un’ora poichè l’azione meccanica dello spazzolamento in presenza di acidità, rischia di asportare parte dei cristalli dello smalto);
  • scegliere uno spazzolino con setole morbide e manico rigido oppure uno spazzolino elettrico di buona qualità;
  • scegliere dentifrici fluorati per denti sensibili poichè sono quelli meno abrasivi (evitare di utilizzare sale, bicarbonato o altre soluzioni abrasive poichè abradono le gengive ed asportano parte dello smalto dentario);
  • spazzolare i denti con movimenti rotatori e oscillatori seguendo la direzione che va dalla gengiva verso il dente, coinvolgendo anche le gengive (a livello delle quali si deve avere la sensazione di un “piacevole massaggio”);
  • l’impiego di collutori deve rispondere a queste necessità:
  • prevenzione della carie in soggetti cariorecettivi: collutorio al Fluoro da usare alla sera, dopo avere lavato i denti, senza far seguire il risciacquo con acqua (in modo tale che il fluoro rimanga a contatto coi denti durante la notte);
  • sensibilità dentaria: collutori dedicati a questa problematica, di solito da usare in associazione a dentifrici per denti sensibili (cioè a bassa abrasività);
  • per verificare la correttezza delle proprie manovre di igiene orale, è molto utile usare pastiglie o liquidi rivelatori di placca: essi devono essere utilizzati dopo avere lavato i denti poichè colorano soltanto la placca batterica (ovvero i residui organici) rimasta sui denti. Si consiglia di utilizzarli alla sera perchè colorano anche gengive e lingua (di solito i colori utilizzati sono il ciclamino e il viola);
  • il filo interdentale deve essere utilizzato dagli adulti, passandolo con delicatezza tra un dente e l’altro (non deve “andare  a sbattere” contro la gengiva) e ricordando che, una volta entrato nello spazio tra i due denti, deve essere passato sulla superficie dell’uno e dell’altro dente. Lo scovolino, spesso utilizzato al posto del filo, è consigliato soltanto ai pazienti adulti con spazi interdentali ampi (ad esempio in presenza di parodontite);
  • seguire le indicazioni del proprio dentista di fiducia riguardo ai dispositivi per l’igiene orale più adatti alla propria situazione orale; per quanto riguarda la pulizia dei denti (ricordiamo che quest’ultima è un atto medico che ha lo scopo di rimuovere i dannosi batteri contenuti nel tartaro sopra e sotto le gengive, NON è un semplice processo con cui smacchiare i denti), il proprio dentista sarà in grado di stabilire gli intervalli di tempo più adatti in base alla velocità di formazione del tartaro nelle singole persone e alle loro capacità di mantenere un adeguato livello di igiene orale).

Articolo scritto da Dott.ssa Elena Bazzini
www.studiogarattinibazzini.com
www.elenabazzini.com

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