Filastrocche per bambini sulla scuola, da imparare e recitare insieme

di Cinzia Rampino


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Si torna a scuola, bambini! Ah già, siete già sui banchi di scuola da oltre una settimana! Allora che ne dite di imparare con la maestra una filastrocca sulla scuola? Ecco le più belle!

Filastrocca del ritorno a scuola

Questa mattina sono contento,
il babbo mi parla ma non lo sento,
la mamma mi dice che resterà sola,
non posso farci niente,
devo andare a scuola.

Non vedo l’ora di arrivare,
sono già grande, devo imparare,
con il grembiule e lo zainetto
cammino alla mamma stretto stretto.

Ho tante cose da raccontare,
qualcuno mi starà ad ascoltare?
Quanti bambini, non sono da solo,
ma ad un tratto spiccherei un volo.

Che mi succede? Sogno o son desto?
portami a casa mamma, fai presto!
Ma poi qualcuno mi fa una carezza,
mi chiede il nome, ma con tenerezza,

tutti i bambini le stanno intorno
e insieme facciamo un girotondo.
Poi la sera nel mio lettino
penso al compagno che mi è stato vicino,

alla maestra, alle sue mani……
….non vedo l’ora che venga domani!!

Filastrocca settembrina

(di G.Rodari)

Già l’autunno si avvicina,
già l’autunno per l’aria vola
fin sulla porta della scuola.
Sulla porta c’è il bidello,
che fischietta un ritornello,
poi con la faccia scura scura
prova la chiave nella serratura,
prova a suonare la campanella…
Bambino, prepara la cartella!
Filsatrocca dello scolaro stanco
I bambini vanno a scuola
zitti, zitti, senza parola…
Con lo zaino e il cappello,
quando piove con l’ombrello.
Poi si siedono nei banchi,
ma son tristi e sempre stanchi.
Quando suona il campanello,
senti il solito ritornello
gridan tutti “e’ finita”,
e tutti corron all’uscita”

Filastrocca dello zainetto

Questa mattina nello zainetto
sai tu che cosa ci metto?
Non i quaderni e l’astuccio firmato,
né per merenda, il cioccolato.
Prova a guardare con attenzione,
vi troverai forse un pallone?
Quel che mi serve per questa avventura
sarà per te novità sicura:
un fascio lucente di Fantasia
un pizzico o più di Allegria
tanta Amicizia da regalare
e tanta Voglia di Imparare

Filastrocca del “Vorrei una Scuola”

Vorrei una Scuola tutta di cioccolato,
con il tetto di zucchero filato.
Vorrei una Scuola fatta di fiori,
con uccelli e farfalle di mille colori.
Vorrei la Scuola più grande per me,
ma la mia Scuola è la più bella che c’è.

Filastrocca del primo giorno di scuola

(di Simona Maiozzi)

Son tre notti che non dormo
perchè penso al gran ritorno
Mi sono svegliato presto al mattino
e ho già indossato il grembiulino,
mentre faccio colazione
sento mamma in apprensione
Svelto svelto il tempo vola:
non vorrai far tardi a scuola!
Mi rincuora il mio papà
che mi bacia e se ne va:
nella tasca ho il fazzoletto,
la merenda nello zainetto,
ora son pronto, possiamo uscire (ma io tornerei volentieri a dormire…)
Prendo per mano la mamma mia
(ma sento un po’ di nostalgia)
Sul portone la bidella
suona già la campanella
i bimbi grandi entrano in fretta la maestra è lì che aspetta “Mamma!”
imploro “stammi vicina” Lei mi sussurra “Non vado in Cina! La scuola è un bel divertimento e, sono sicura, sarai contento!”
La maestra mi viene vicino
“Come ti chiami piccolino?
Lei mi sorride dolcemente (ma questa scuola non mi piace per niente…)
La mamma mi bacia e mi rassicura
(certo la vita è proprio dura…) Insomma mi arrendo, se devo …resto!
Saluto la mamma con un gesto
Ma quando la vedo al portone andare via mi viene una grande malinconia,
mi viene da piangere, son disperato,
mi sento solo e abbandonato.
Mi guardo in giro: lì c’è un bambino
che mi sorride e fa l’occhiolino
e mentre un altro mi fa la linguaccia
una bambina forte mi abbraccia.
Mi chiede “Sei nuovo, non ti senti bene?
Dai, vieni, ti passa giocando insieme”
E la maestra passando per caso mi fa una carezza proprio sul naso.
Faccio ancora un po’ di lagna
ma la bambina mi accompagna
alla casetta per fare il caffè
poi lei è la regina e io faccio il re.
Poi c’è la merenda “Mmh! Che appetito!
E questo spuntino è davvero squisito”
Poi si va in bagno, com’ è carino!
È in miniatura piccino piccino.
E poi la maestra ( è un vero mito)
mi fa dipingere… con il dito!!!
(e per dimostrare il mio gradimento io mi pitturo fino al mento)
Ma non è finita! Dopo cinque minuti
noi ci mettiamo tutti seduti.
La maestra ci legge un bel libro di gnomi
e dopo giochiamo a dirci i nomi.
Ma un certo punto (sul più bello)Ecco che suona un campanello
Drinnn! E’ già finito il primo giorno? Beh, mica male…domani ritorno.

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