Genitori e prima volta dei figli: 10 cose da sapere per affrontarla al meglio

di cinziaR


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Per i genitori diventa spesso difficile parlare di sessualità con i propri figli, ma il fatto che le informazioni che i ragazzi reperiscono dai coetanei o da internet siano piuttosto frammentarie, inesatte e talvolta sconvolgenti, dovrebbe spronarli almeno a provare ad intavolare un discorso sul tema, quando ritengono sia il momento di doverlo intraprendere (ci si accorge di alcuni cambiamenti, o dei nuovi interessi e simpatie dei propri figli, solitamente).

Una nota: statisticamente si è abbassata l’età del primo rapporto sessuale, fino a qualche anno fa l’età media era attorno ai 16-17 anni di età per la maggior parte, ad oggi si è abbassata a 13-14 anni.

Parlare con loro, quindi, chiedendo quante informazioni abbiano, se abbiano delle domande o curiosità in merito alle relazioni di coppia e alla sessualità, può essere di aiuto da vari punti di vista: si eviterebbe che non abbiano alcun tipo di informazione, si favorirebbe una maggior consapevolezza della relazione amorosa/affettiva /sessuale, ci si mostrerebbe come utile punto di riferimento in caso di dubbi, timori perplessità…

Essere genitore è una grande avventura ma su questi aspetti intimi ciascuno deve confrontarsi con se stesso e le proprie difficoltà o tabù, nell’affrontare il discorso coi figli.

Cosa può essere utile sapere ad un adolescente che sta pensando alla sua prima volta?

  1. Aspettative: rispetto a questo evento sono sempre piuttosto alte, in realtà, nel corso degli anni e delle interviste sottoposte a persone di diverso genere ed età, è emerso che chiunque ricorda la prima esperienza sessuale come piena di incertezze e imbarazzo. Pertanto cercare di non avere aspettative ma viverla serenamente, è senza dubbio una delle prime rassicurazioni da dare ai ragazzi. Questo consentirà di non rimanere delusi, se ci si aspetta troppo, e allo stesso tempo di non caricare di ansia il proprio vissuto sessuale.
  2. Igiene: non voglio dare per scontato un aspetto invece molto importante nella vicinanza fisica ed intima tra due persone, che non va mai trascurato né da parte degli uomini né da parte delle donne. Essere puliti è segno di rispetto per se stessi e per il partner. Sentirsi a proprio agio e mettere a proprio agio il partner in tal senso è importante. Gli odori sono la prima forma di riconoscimento istintivo e la loro decodifica è deputata al nostro cervello ancestrale e, per lo stesso motivo, non si deve esagerare con deodoranti e profumi. I legami si creano anche attraverso il senso dell’olfatto.
  3. Precauzioni: quando si è così giovani il rischio di gravidanza è alto, l’inesperienza poi potrebbe anche interferire col controllo che talvolta i ragazzi paventano di avere sulla propria eccitazione. Inoltre esistono ancora e non sono state debellate malattie sessualmente trasmissibili di cui si parla troppo poco (HPV ad esempio, che è molto diffusa e per cui esiste un vaccino per le donne, poiché in caso si contragga alcuni ceppi possono portare col tempo anche a forme tumorali; la stessa patologia nell’uomo può non avere alcun sintomo – quindi può contagiare la donna come portatore sano – oppure dare corso alla formazione di escrescenze sul pene) che hanno poi conseguenze differenti e a lungo termine. Pertanto, almeno finché non si è stabilizzata la relazione e si ha certezza della buona salute sessuale del partner (al che vi sono molti altri metodi contraccettivi da poter prendere in considerazione), anche se può essere scontato, l’unico presidio medico da considerare è il preservativo. Abbiamo anche qui una nota che terrei a sottolineare, solitamente si da per scontato che sia l’uomo a procurarselo, purtroppo non è sempre così; vuoi per inesperienza vuoi per difficoltà nell’utilizzo del medesimo, può essere che non se ne occupino e, al momento opportuno, non esserne in possesso. Non iniziate un rapporto senza essere certi di averlo e allo stesso tempo senza avere letto le istruzioni per utilizzarlo, parlane prima eviterà impasse e imbarazzo nel momento in cui sarà possibile posizionarlo, poiché andrà utilizzato dall’inizio alla fine del rapporto, altrimenti potrebbe non essere efficace.
  4. Luogo: poter vivere la prima volta in un posto in cu si è sereni senza timore che qualcuno possa interrompere è importante, potrebbe incidere non solo sulla prima esperienza ma anche sulle future.
  5. Tempo: non ci dovrebbe essere fretta nel vivere l’intimità con il partner, pertanto meglio avere a disposizione del tempo per vivere questa esperienza (che vada bene o meno di solito la si ricorda per tutta la vita, tanto vale fare in modo che sia una esperienza più positiva possibile).
  6. Dire no: è sempre possibile fare un passo indietro, sia per gli uomini che per le donne, un conto è pensare di avere un rapporto, un altro trovarsi a vivere il momento. Sentiamoci autorizzati a interrompere la situazione: se pensiamo che col partner con cui siamo non possiamo cambiare idea forse è il caso di aspettare ancora. Magari non siamo davvero pronti, magari vogliamo vivere questa esperienza per emulare gli altri, per sentirci come gli altri… le esperienze intime invece sono solo nostre, e se le viviamo per le apparenze non ne coglieremo mai i loro vero valore.
  7. Il primo rapporto andrebbe vissuto per un desiderio di unione con l’altro, se siamo fortunati anche di affetto e sentimento e non per mettere una X su un elenco di situazioni che sentiamo di dover vivere per motivi sociali.
  8. Dolore la prima volta: talvolta le ragazze si chiedono se si provi dolore la prima volta, poiché non si ha ben chiaro come sia l’apparato genitale e/o come sia fatto l’imene (è una piccola membrana che può avere diverse forme) e soprattutto non è detto che sanguini, alle volte sono presenti solo tracce di sangue. Non è detto che sia doloroso, potrebbe anche essere piacevole, dipende ovviamente da molti fattori, non tutti controllabili. Se fosse molto doloroso – a meno che non siano presenti patologie- è possibile che la causa sia da attribuire ad altri fattori: tensione, pochi preliminari / rilassatezza, inesperienza. La vagina, se la donna raggiunge il giusto grado di eccitazione, si lubrifica e diventa elastica per accogliere il pene. In ogni caso, ricordiamoci sempre che possiamo chiedere al partner di fermarsi se non ci sentiamo a nostro agio per qualche motivo. Per gli uomini il rapporto non è doloroso di solito, ma anche nei preliminari devono saper comunicare alla compagna se qualcosa per loro è più o meno piacevole.
  9. Prestazione: solitamente sono più gli uomini ad avere timori sulle proprie capacità, purtroppo ragazzi giovani per stare più tranquilli prendono dei medicinali là dove non ve ne è necessità; ma forse vi sono insicurezze che si pensa possano essere nascoste dai medicinali. Come dicevo sopra si deve vivere il momento per ciò che è non per quello che forse si è visto in un video, dove molte situazioni vengono omesse e dove il senso del rapporto è superato dal voler fare sensazione, più che mostrare come sia realmente un rapporto sessuale e amoroso tra due persone.
  10. Per concludere se si desidera vivere piacevolmente la prima volta, bisogna fare in modo che sia il più serena possibile e fare in modo da non incorrere in rischi per non avere preso precauzioni. In un mondo ideale ci si dovrebbe sentire abbastanza pronti e maturi, ma spesso così non accade, di fatto la propria consapevolezza la si raggiunge col tempo e a 13-15 anni per quanto un ragazzo/a possa essere maturo avrà un modo di vivere le situazioni differente rispetto uno che ha qualche anno di più.

E’ importante almeno, se possibile, vivere questa esperienza almeno con il desiderio di averla a livello personale.

Resto a disposizione per eventuali domande.

Dott.ssa Claudia Popolillo
Psicologa, Consulente di coppia, Sessuologa
Studio Logos, Via Cavour 56 – 26900 Lodi
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