Pemfigoide gestazionale, di cosa si tratta e cosa fare

di cinziaR


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Il pemfigoide gestazionale è un’eruzione cutanea pruriginosa che si manifesta durante la gravidanza o dopo il parto. Dalle ricerche condotte sino ad ora, pare si tratti di una malattia autoimmune, anche se precedentemente era chiamato herpes gestazionale. Oggi si sa che il pemfigoide non è causato da un herpes virus.

Il pemfigoide gestazionale si verifica in circa un caso su 30.000 gravidanze, ma di che cosa si tratta? Questa specie di eruzione cutanea simile appunto ad un herpes inizia in genere durante il 2° o 3° trimestre e può durare per la gestazione o presentarsi immediatamente dopo il parto. Spesso recidiva nelle gravidanze successive o a seguito dell’uso di contraccettivi orali in circa il 25% delle donne.

Sintomatologia del pemfigoide in gravidanza

  • Il pemfigoide inizia generalmente con prurito intorno all’ombelico con una conseguente eruzione cutanea fatta di ampie zone arrossate e infiammate. Infine si manifesta anche l’insorgenza di vescicole bollose.
  • Le macchie rosse in rilievo si espandono anche sul tronco, sulla schiena, sui glutei e sugli arti.
  • Il volto, il cuoio capelluto, la bocca e la zona genitale non sono normalmente colpiti.
  • Dopo una o due settimane, appaiono grandi vescicole tese sulle macchie rosse che possono presentarsi anche sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.
  • Le vescicole contengono un liquido chiaro o, occasionalmente, macchiato di sangue.

Di solito non rimangono cicatrici quando le vescicole guariscono.

Conseguenze per il feto

La maggior parte dei feti non ne è interessata; tuttavia delle lesioni transitorie si verificano in alcuni neonati nati da madri con pemfigoide gestazionale. I rischi, compresa la mortalità infantile, aumentano dopo parto prematuro e nei neonati troppo piccoli per l’età gestazionale.

Trattamento del pemfigoide gestazionale

Il pemfigoide gestationis non può essere curato, ma può essere soppresso con un trattamento. Spesso i sintomi migliorano verso la fine della gravidanza, ma molte donne hanno una riacutizzazione dell’eruzione al momento del parto.

Nella maggior parte dei casi i sintomi scompaiono dopo pochi giorni o settimane dal parto, ma in alcune donne la malattia può rimanere attiva per mesi o anni e può dunque essere necessario continuare il trattamento.

Allattamento e pemfigoide gestazionale

Le donne affette da pemfigoide gestazionale possono allattare anche durante l’assunzione di compresse orali a base steroidea. In alcuni casi l’allattamento velocizza la scomparsa dell’eruzione.

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