Asilo sì o no: che fare quando i bambini si ammalano continuamente?

di cinziaR


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Molti, anzi la maggior parte, di bambini che entra “in comunità” (asilo nido fino a 3 anni e scuola materna da 3 a 6 anni), soprattutto nei primi anni di vita, si ammala con una frequenza nettamente superiore a quella dei bambini che non frequentano l’asilo. Febbre, tosse, otiti, naso tappato o che cola, vomito e diarrea talora si susseguono a ritmi incalzanti. Alcuni bambini stanno più a casa di quanto riescano a frequentare, con disperazione e sconcerto dei genitori, dei nonni e dei familiari.

Ma a questo punto viene da chiedersi: vale la pena insistere a mandarlo all’asilo?

Ci si rivolge al pediatra chiedendo l’impossibile: cure miracolose per aumentargli gli anticorpi, per farlo tornare a mangiare come prima, per dargli qualche terapia per farlo respirare di notte, quando fa dei rumori tipo “vecchio motore diesel”, e si sveglia in continuazione perché non riesce a respirare…

I nonni incalzano: non lo mandate all’asilo, tenetelo a casa.

Però … a lavorare bisogna andare, i nonni raramente sono disponibili in quanto a volte sono ancora giovani ed hanno la loro attività; altre volte hanno una certa età e tenere un bambino nei primi anni di vita richiede una forza ed una energia che neanche molti giovani hanno …

Per approfondire questo e altri argomenti, vi consigliamo di leggere:

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A questo punto, per provare darci una risposta, è necessario fare una distinzione tra asilo nido (0-3 anni) e scuola materna (3-6 anni).

Asilo nido sì o no?

Molti pediatri non sono favorevoli all’asilo nido in quanto, oltre ad ammalarsi più frequentemente, il bambino ha maggior bisogno della famiglia, e della madre in particolare. Il nido rappresenta comunque l’unica possibile soluzione nella famiglie in cui manca l’appoggio dei nonni ed in cui entrambi i genitori lavorano. D’altronde con i mutamenti della società, l’incremento del lavoro materno, la costituzione di famiglie nucleari carenti di reti di supporto da parte degli altri parenti, e dei nonni in particolare, è cresciuta l’esigenza di strutture cui affidare, nelle giornate lavorative, i bambini della fascia di età 0-3 anni.

Scuola materna sì o no?

Per quanto riguarda la scuola materna, esiste una uniformità di parere sui benefici, anche se dobbiamo fare qualche considerazione negativa per quanto riguarda gli orari a volte troppo lunghi, le classi spesso troppo numerose e, piccolo ma importante particolare, l’eccesso di temperatura degli ambienti nel periodo invernale che tanto facilita i piccoli malanni del piccolo.

Detto in altre parole, i benefici degli asili sono parecchi, specie per i genitori. Anche i bambini, di certo, beneficiano delle tante attività che si fanno negli asili, soprattutto in termini di socializzazione con gli altri bambini. Ma forse, è bene dirlo a questo punto, stiamo esagerando un po’!

Consigli di buon senso

Nessuno può dire se sia il caso o meno di mandare un bambino all’asilo. Di certo, sia al nido, sia alla scuola materna, le probabilità di ammalarsi crescono esponenzialmente! Ma non potendosene fare a meno, per via degli impegni, si deve pur scendere a patti con la vita moderna, frenetica e piena di cose da fare.

Una cosa però si può dire:

Cari genitori provate a rallentare il ritmo per voi stessi e, se non lo volete fare per voi, fatelo per i vostri figli. Hanno bisogno di voi, della vostra compagnia, delle vostre parole, delle vostre coccole ma anche delle vostre sgridate; hanno bisogno di affetto e di comprensione, di coerenza e di regole. Non correte con loro in passeggiate, corse, bici, piscine ecc. o, almeno non fate solo questo.

Fermatevi con loro, guardateli, comunicate con il vostro corpo, gli occhi, le mani. Specchiatevi negli occhi dei vostri figli. Parlate, leggete a loro le favole come i nonni facevano una volta.

Il bambino non ha bisogno di tante favole, di tanti libri, televisioni, computer, play station. Ha bisogno di voi, di giocare, di comunicare di sentire delle storie, ha bisogno che gli leggiate le favole o anche che guardiate con lui televisione e le videocassette.

Leggi anche: Nuova cura miracolosa: l’ariaterapia

 

 

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