Nagaimo, proprietà e ricette con questo tubero poco conosciuto

di Claudia Scorza


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Il nagaimo è un tubero selvatico dalla polpa bianca e carnosa, caratterizzato da un sapore dolce e piacevole che ricorda quello della mandorla.

Ha una forma simile a una lunghissima patata, da cui deriva il suo nome, visto che nagaimo in giapponese significa “patata lunga”. Si tratta di un alimento molto usato nella cucina asiatica, soprattutto in quella giapponese, cinese e coreana.

Esternamente è ricoperto da uno strato di pelle dorata, mentre all’interno secerne un liquido viscoso dalla consistenza collosa che fuoriesce quando viene grattugiato. A livello di proprietà, il nagaimo vanta un elevato contenuto di amidi. Una volta grattugiato, il nagaimo in Giappone viene chiamato “tororo” e può essere consumato a crudo, condito con qualche goccia di salsa di soia o utilizzato come condimento, soprattutto per insaporire gli udon, ossia noodles preparati con farina di grano duro, o i piatti a base di riso e verdure.

Questo tubero, però, viene anche mangiato fritto o grigliato, apprezzando il contrasto tra la pastosità della polpa e la piacevole croccantezza della superficie esterna. Inoltre, in Asia il nagaimo è l’ingrediente base di molte zuppe, anche se viene spesso preparato nello stesso modo in cui noi europei cuciniamo le patate, quindi saltato in padella, bollito, al forno e fritto. Di seguito trovate la ricetta dell’okonomiyaki con nagaimo, un piatto tipico giapponese che ricorda la nostra frittata.

Okonomiyaki con nagaimo

Ingredienti:

  • 400 gr di cavolo verza o cavolo rosso
  • 60 gr di scalogno
  • 140 gr di farina 00
  • 280 gr di nagaimo (patata dolce giapponese)
  • 2 uova
  • 100 ml di brodo dashi (brodo giapponese a base di pesce) o brodo di pesce
  • 10 gr di katsuobushi (piccoli fiocchi di tonnetto striato grattugiato, essiccato e affumicato)
  • 9 fettine di bacon

Preparazione:

  1. Iniziate pulendo e lavando il cavolo, poi asciugatelo e tagliatelo a striscioline sottili. Ora pulite e affettate anche lo scalogno e mettete questi due ingredienti in una terrina grande, aggiungendo il katsuobushi e la farina.
  2. A questo punto pelate il nagaimo e affettatelo in modo sottile; unitelo al composto.
  3. In una ciotola sbattete le uova con il dashi fino ad ottenere una crema liquida il più possibile omogenea; ora unite la crema ottenuta alla terrina con il composto creato in precedenza, avendo cura di amalgamare tutto molto bene.
  4. Prendete una padella e adagiate al suo interno le fettine di bacon creando un fondo compatto senza lasciare spazi vuoto tra una fetta e l’altra.
  5. Ora versate circa un terzo del composto dell’okonomiyaki sulle fettine di bacon e con una spatola date al composto una forma rotonda, spingendo l’impasto verso il centro, così da creare una piccola frittata con uno spessore di circa 3 o 4 cm.
  6. Coprite con un coperchio e mettete la padella sul fuoco lasciando cuocere a fiamma vivace per circa  6-7 minuti, fino a quando la base sarà ben rosolata.
  7. Girate l’okonomiyaki e fate cuocere qualche minuto per dorare anche questo lato.
  8. Togliete dal fuoco la frittata ottenuta e mettetelo su un piatto, decorando a piacere con salsa di soia, maionese o fiocchi di katsuobushi. Infine servite caldo.

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