Laringite dei bambini: non solo tosse. Sintomi e terapie pediatriche.

di cinziaR


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I bambini, specialmente a partire dai primi giorni dell’autunno e dell’inverno o durante il rientro all’asilo, manifestano molto spesso una serie di problematiche a carico del sistema respiratorio che possono comprendere tosse, laringite, laringospasmo, faringite, epiglottide. Vediamo di capirci di più.

La laringite dei bambini inizia con tosse stizzosa; in questi casi può essere presente una infiammazione della gola, raucedine, qualche volta un po’ di febbre e talora è presente un abbassamento della voce.

I sintomi possono durare anche due settimane e possono essere causati soprattutto da un pregresso raffreddore o influenza ma soprattutto da un’infezione virale delle alte vie respiratorie.

Nella maggior parte dei casi, la laringite dei bambini ha una sua risoluzione spontanea nell’arco di 15 giorni durante i quali possono persistere voce rauca, tosse stizzosa, difficoltà a deglutire.

Ecco che cosa fare per alleviare i sintomi:

  • far bere molti liquidi perchè idratano la mucosa della gola e danno sollievo anche dalla tosse
  • non fumare e non far respirare fumo passivo
  • umidificare adeguatamente gli ambienti domestici per favorire la fluidificazione del muco
  • fare lavaggi nasali per liberare le narici e migliorare la respirazione, oltre che per ammorbidire le mucose
  • fare l’aerosol o inalazioni di vapore perchè l’aria calda e umida può calmare l’infiammazione e dare sollievo

I farmaci utili per il trattamento della laringite possono essere il paracetamolo per abbassare la febbre e dare sollievo dal dolore, eventuali antibiotici da somministrare solo dietro prescrizione esplicita del pediatra che avrà fatto una diagnosi di infiammazione di origine batterica. In alcuni casi è necessario dare del cortisone per bocca oltre che per aerosol (su indicazione del pediatra eventualmente adrenalina).

Alcuni rimedi della nonna contro la laringite possono essere efficaci: il miele sciolto nel latte caldo può alleviare il fastidio causato dal bruciore alla gola e sedare la tosse, soprattutto di notte ma solo dopo l’anno di età.

Laringospasmo (quello che si presenta di notte)

Il laringospasmo è un disturbo che si presenta piuttosto frequentemente nei bambini, soprattutto sotto i 3 anni di età (ma alcuni bambini lo presentano anche ad età superiori).

Si presenta quasi sempre di notte, durante il sonno, tra mezzanotte e le 3-4 del mattino. Il bambino si sveglia all’improvviso e ha grosse difficoltà a respirare; è agitato, ha la tosse insistente o respira molto rumorosamente, con difficoltà alla inspirazione (quando entra l’aria); i movimenti del torace appaiono molto evidenti. La crisi può durare pochi minuti o anche ore e generalmente passa da sola. Spaventa molto sia il bambino, sia i genitori.

Il modo più efficace per aiutare il bambino in preda ad un laringospasmo è fargli respirare aria umida: è consigliabile, quindi, usare  un umidificatore (senza alcuna sostanza) o un vaporizzatore, oppure chiudendosi con il bambino in bagno e aprendo tutti i rubinetti dell’acqua calda in modo da creare un effetto sauna: il piccolo dovrebbe essere avvolto dalla nuvola di vapore.

In alcuni casi è indicato l’aerosol con cortisone e adrenalina. Se dopo una intensa umidificazione non migliora è da valutare se andare al Pronto Soccorso. Indicazioni in tal senso sono:

  • Cianosi (labbra, mani o piedi di un colorito diverso dal solito e tendono al bluastro)
  • Se la difficoltà respiratoria perdura dopo ore
  • Se il bambino non riesce a respirare stando sdraiato
  • Se non riesce a ingoiare o a bere e ha una salivazione abbondante
  • Se non riesce a dormire, piange molto ed è estremamente agitato.

Epiglottide

L’epiglottite è un’infezione batterica grave a decorso rapido dell’epiglottide e dei tessuti circostanti, che può portare a improvvisa ostruzione respiratoria. I sintomi comprendono intenso mal di gola, dolore intenso alla deglutizione, tanto che il bambino non riesce neanche a deglutire la saliva che esce dalla bocca (scialorrea), febbre elevata, stridore alla inspirazione e stato generale molto compromesso.

Il bambino presenta segni di tossicità (scarso o assente contatto visivo, incapacità di riconoscere i genitori, cianosi, irritabilità, impossibilità di essere consolato o distratto) ed è febbricitante e ansioso. Il bambino per respirare sta a sedere in posizione eretta, piegato in avanti, con il collo iper-esteso e la mandibola proiettata in avanti e la bocca aperta, nel tentativo di migliorare gli scambi aerei. In presenza di questa situazione si impone il ricovero. Non si deve neanche cercare di guardare in gola, in quanto  si  può scatenare un’ostruzione respiratoria completa nei bambini.

L’epiglottite in passato è stata soprattutto una malattia dell’infanzia, generalmente causata da Haemophilus influenzae di tipo B. Oggi, grazie alla diffusa vaccinazione, è stata quasi completamente eradicata nei bambini (si verificano più casi negli adulti).

Altri germi possono causarla tra cui il pneumococco (anche qui disponiamo di un vaccino). Per fortuna è una patologia rara ma che va sospettata in quanto il ricovero precoce è fondamentale.

Per approfondire questo e altri argomenti, vi consigliamo di leggere:

http://www.ferrandoalberto.blogspot.it

Lettura consigliata“Come crescere mio figlio” 

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“Primo Soccorso Pediatrico” soccorso

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